Min. Giustizia: comunicato alle lavoratrici e ai lavoratori

18 Luglio 2011

 
ALLE LAVORATRICI ED AI LAVORATORI DELLA GIUSTIZIA
 
 
Dall’entrata in vigore del Contratto Integrativo, da noi non firmato, abbiamo visto emanare ordini di servizio fantasiosi che hanno dato le più varie e contraddittorie interpretazioni del nuovo ordinamento professionale; e ciò, seppur non condivisibile, è comprensibile in quanto è praticamente impossibile garantire la prosecuzione delle attività con l’ordinamento entrato in vigore lo scorso 29 luglio.

Ma ciò che stupisce è come alcuni sindacati firmatari emanino ‘interpretazioni autentiche’ in contrasto fra loro: un sindacato afferma che non c’è più la interfungibilità per la figura del cancelliere e che, dunque, qualora gli venga richiesto di svolgere gli ‘atti che la legge attribuisce al cancelliere”, adesso collocati in III area, può richiedere le mansioni superiori, mentre un altro sindacato sostiene che per la stessa figura nulla è cambiato nell’attività sostanziale e che può continuare a fare quello che faceva prima, cioè gli ‘atti che la legge attribuisce al cancelliere” in funzione del nomen.

Il fatto che i firmatari del Contratto non siano d’accordo tra loro su come interpretare quanto da loro stessi sottoscritto qualifica il loro operato e dà ragione a chi, come la FPCGIL, quel contratto non l’ha firmato perché sbagliato, scritto male e contrario, oltre che alla funzionalità degli uffici, a quanto stabilito dal CCNL 2006/09.

Roma, 3 novembre 2010
 

Per Funzioni Centrali FP CGIL
Nicoletta Grieco

 
 
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