Min. Giustizia: comunicato unitario Genova su presidio sotto la sede RAI Regionale

18 Luglio 2011

COMUNICATO STAMPA

PRESIDIO DEL PERSONALE DELL’AMMINISTRAZIONE GIUDIZIARIA
CONTRO GLI ACCORDI SEPARATI DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
CHE VIOLANO LA DEMOCRAZIA

Genova, 23 febbraio 2010.
 
Questo pomeriggio si è svolto sotto la sede Rai Regionale il presidio del personale dell’amministrazione giudiziaria contrario agli accordi per il nuovo ordinamento professionale che viola il sistema giudiziario e i diritti dei lavoratori che ne fanno parte.

Nel mese di febbraio, a dimostrazione del grande disagio, i lavoratori della giustizia compiono un’altra iniziativa di protesta dopo lo sciopero del 5 febbraio; il Governo infatti continua a proseguire il progetto di smantellamento della giustizia praticato attraverso la riforma dell’ordinamento professionale. I lavoratori giudiziari per questo motivo vogliono lanciare una grande campagna informativa sullo stato della giustizia e sui diritti di chi ci lavora.

È sotto gli occhi di tutti quanto sia sconvolto lo stato della giustizia in Italia: personale insufficiente, vicino alla pensione e fortemente demotivato per la mancanza di riqualificazione, strutture fatiscenti, mancanza di mezzi per far funzionare l’ordinario e mancanza di risorse da investire in un progetto di modernizzazione. Il Governo, a soluzione di questi evidenti disagi, aveva promesso, tra l’altro, 3 mila nuove assunzioni, ma l’Accordo sul contratto integrativo firmato dall’Amministrazione e da due OO.SS minoritarie (CISL ed UNSA- SAG) ha completamente cambiato le carte in tavola tagliando ogni risorsa necessaria: 7903 cancellieri e 1678 ufficiali giudiziari in meno.

Il passo più preoccupante che caratterizza il nuovo ordinamento professionale, oltre a non rispecchiare il volere dell’intero personale ma solo di una fetta minore dell’apparato, è la frammentazione delle funzioni degli operatori giudiziari ed il conseguente ulteriore allungamento dei tempi delle procedure, a discapito della certezza del giudizio, costituzionalmente sancita sia per la parte lesa che per gli individui sottoposti a procedimenti giudiziari.

Con queste manifestazioni i lavoratori si propongono di informare i cittadini rispetto al tentativo di smantellare l’apparato giudiziario e fare chiarezza su quello che è veramente necessario perché la Giustizia italiana imbocchi la strada corretta dell’efficienza nel rispetto dei lavoratori e dell’utenza.

Fp Cgil, Uil PA, FLP, Rdb Cub Genova

 
 
 
 
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