Min. Giustizia: FP CGIL Emilia Romagna – risposta alla CISL

18 Luglio 2011

FP CGIL Emilia Romagna – risposta alla CISL

 

LA CISL SI SVEGLIA DA UN LUNGO SONNO
E LANCIA “AVVERTIMENTI” MINACCIOSI

Qualcuno forse si sarà chiesto dove era finita la CISL del Ministero della Giustizia nella nostra regione. A livello nazionale è chiaro: sta con il Ministro Alfano a prescindere.
La CISL infatti ha rifiutato di sottoscrivere il patto per la giustizia a difesa dell’autonomia della Magistratura, per il miglioramento del servizio e delle condizioni dei lavoratori e quindi da ragione al ministro nella sua opera di smantellamento di un servizio fondamentale.
Inoltre la CISL (insieme al sindacato autonomo UNSA) ha firmato un accordo che danneggia i lavoratori.
Mentre la CGIL insieme a UIL, FLP e RDB proclamava lo sciopero nazionale del 5 febbraio per salvaguardare i lavoratori, e insieme ai suddetti sindacati e ad altre fondamentali componenti della Giustizia organizzava iniziative come quella del 22 gennaio a Bologna, la CISL dormiva un sonno soddisfatto sotto l’alta protezione del buon Angiolino.
Colpito nel vivo dalla riuscita dello sciopero e forse sollecitato da qualche scrollone il rappresentante della CISL improvvisamente si sveglia e spara a destra e a sinistra mancando però tutti i bersagli. In particolare siamo stati sommersi da un fitto carteggio che si può sintetizzare così: il rappresentante della CISL manifesta la sua indignazione perchè gli uffici rispondono ad una richiesta della CGIL.
“Ohibò, avrà pensato il nostro esimio collega, come si permettono? Solo con noi devono parlare!!!”.
E’ chiaro che sulla formazione c’è stata solo una richiesta e una risposta ad una richiesta, chiunque può capirlo, e allora dov’è il problema?
Evidentemente la CISL pensa che, in cambio della sottoscrizione di accordi che vanno contro i lavoratori, solo loro devono essere riconosciuti come interlocutori sindacali e tutti gli uffici giudiziari d’Italia devono adeguarsi a questa linea di comportamento.
Un vero e proprio “avvertimento” che suona anche come un attacco all’autonomia degli stessi uffici, perfettamente in linea con le scelte politiche del Ministro Alfano.
Naturalmente chi rischia di rimetterci in tutto questo sono i lavoratori: un possibile intervento formativo ulteriore viene contestato non perchè sbagliato, ma solo perchè non l’ha chiesto la CISL.
Per quanto riguarda l’intervento della CGIL all’inaugurazione dell’anno giudiziario, va precisato che questo nasce da una richiesta di possibilità di intervento avanzata unitariamente con altre OOSS; nulla impediva alla CISL di fare altrettanto, non abbiamo certo la pretesa di rappresentare tutti i sindacati.

Invitiamo il rappresentante della CISL a darsi una calmata e anche a smetterla di utilizzare i nostri comunicati, chi lo ha autorizzato? Il rappresentante della CISL utilizzi le sue appena ritrovate energie per difendere diritti e interessi dei lavoratori e la smetta di lanciare minacciosi “avvertimenti” a destra e a manca.
Per quanto ci riguarda noi non abbiamo smesso e non smetteremo di fare sindacato a tutela dei lavoratori.

Dopo la forte riuscita dello sciopero del 5 febbraio, le iniziative al Ministero della Giustizia continuano.

Bologna, 22/2/2010

Gianni Paoletti
(segr. reg.le FP CGIL Emilia Romagna
)

 
 
 
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto