Min. Giustizia: lettera al Capo Dipartimento su Informatica e SICP

18 Luglio 2011

Lettera al Capo Dipartimento

 
Roma, 11/11/09

Al Capo Dipartimento
dell’Organizzazione Giudiziaria
Cons. Luigi Birritteri

Al Direttore Generale della DGSIA
Dr. Stefano Aprile

OGGETTO: INFORMATICA E SICP

La FPCGIL ha appreso con favore che il progetto SICP (Sistema Informativo della Cognizione Penale) è stato riavviato con la pianificazione della distribuzione del software su tutto il territorio del Distretto di Corte d’Appello di Firenze e ci risulta che presto sarà esteso anche al distretto di Genova.
Come da noi più volte sostenuto fra le innovazioni di questo progetto c’è l’attività formativa condotta dallo stesso personale giudiziario che ha valorizzato le professionalità interne permettendo la condivisione di intenti fra docenti e discenti con evidenti vantaggi per l’amministrazione.
Per questi motivi la prossima distribuzione del SICP su tutto il territorio distrettuale potrà contare su un Team di formatori molto preparato e motivato che ha già dimostrato grande professionalità nelle prime sessioni formative.
Tuttavia alla luce dell’esperienza in atto riteniamo che per dare pieno compimento al progetto e raggiungere l’ambizioso traguardo sia necessario quanto segue:
– il personale giudiziario interno alla nostra amministrazione dovrà essere parte attiva della attività di messa in esercizio del prodotto e forza propulsiva trainante per l’avvio e la diffusione del nuovo sistema informatico
– dovrà esistere un rapporto di collegamentocoordinamento tra il nostro personale, i tecnici appartenenti alla ditta aggiudicataria dell’assistenza sul territorio ed il team di sviluppo del software che si trova centralizzato, solo così i malfunzionamenti e le anomalie che fisiologicamente non mancheranno troveranno veloci e definitive soluzioni;
– l’attività formativa, necessaria alla diffusione, dovrà continuare con le modalità della “formazione a cascata” – che ha dato ottimi risultati coniugando economicità, efficacia ed efficienza – dunque continuando a coinvolgere il personale dell’amministrazione
– ci si dovrà impegnare per trovare il modo di valorizzare l’impegno profuso e la professionalità acquisita dal personale interno con una forma di indennità da individuare tra quelle previste per legge e/o con la contrattazione decentrata.
Riteniamo inoltre che una componente fondamentale a supporto dell’attività progettuale sia senza dubbio un adeguato servizio di assistenza sistemistica, sarà dunque necessario che nel dispiegamento dell’applicativo nei restanti circondari si preveda una congrua presenza di tecnici informatici a supporto del personale per evitare che il personale, sopraffatto da difficoltà, errori materiali o inesperienza, possa avere una approccio negativo verso il nuovo sistema tanto da non vederne le positive potenzialità che sappiamo essere molte.
Spiace dover ricordare come proprio nelle sedi pilota abbia nell’ultimo periodo pesato non poco questo fenomeno e che recentemente l’intero servizio d’assistenza sistemistica ha evidenziato un rilevante degradamento della qualità del servizio per i cambi della società incaricate dell’assistenza applicativa, evidenziando, nelle operazioni di subentro, enormi limiti organizzativi. Per questi motivi come FPCGIL riteniamo necessario ribadire come questo servizio debba essere internalizzato e non debbano essere disperse le professionalità dei lavoratori che hanno svolto per anni un proficuo lavoro presso le strutture giudiziarie.
Siamo altresì convinti che strumento per misurare la reale volontà di una pubblica amministrazione d’innovare e di ridurre la distanza che la separa dal cittadino sia anche l’investimento nel servizio informatico interno, ne è testimonianza la brillante attività di un esperto informatico del CISIA di Palermo che ha permesso di estendere a tutta Italia il SIGP/Web, da lui stesso creato con la collaborazione dei colleghi del GdP di Palermo.
La FPCGIL ritiene dunque che sia necessario valorizzare questo prezioso personale come strumento imprescindibile per il raggiungimento di questi obbiettivi; sarebbe opportuno affidare a quest’ultimo l’alfabetizzazione del personale giudiziario, al quale vengono affidati impegnativi progetti d’innovazione tecnologica come il SICP.
Ci risulta inoltre che, nonostante le nostre numerose segnalazioni a riguardo, a seguito della nuova disposizione ministeriale per la tenuta dei registri informatici, la D.G.S.I.A. ha proceduto alla nomina degli A.D.S.I. (Amministratore dei Servizi Informatici) fra i tecnici presenti sul territorio, individuandoli soprattutto tra gli esperti informatici B3.
Ribadiamo pertanto la necessità di ricomporre immediatamente la figura professionale dell’Esperto Informatico in Area III, come prevede il CCNL, e pertanto chiediamo un incontro urgente per tutelare questi lavoratori le cui responsabilità sono state accresciute dalla nomina ad ADSI, nonché per discutere di tutte le questioni rilevanti che abbiamo citato per il funzionamento del sistema e l’efficienza del servizio.

La coordinatrice nazionale
FOCGIL Organizzazione Giudiziaria
Nicoletta Grieco

 
 

 
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