Min. Giustizia: Lettera al Ministro Alfano sulla questione dei sistemi informatici

18 Luglio 2011

Lettera al Ministro Alfano sulla questione dei sistemi informatici

 

 
 
Roma, 19 febbraio 2009
 
Al Ministro della Giustizia
On. Avv. Angelino Alfano

p.c. Al Sottosegretario di Stato
Cons. Giacomo Caliendo

p.c. Al Capo Dipartimento dell’
Organizzazione Giudiziaria
Cons. Luigi Birritteri

 

I tagli operati dalla L. 133/09 hanno prodotto l’impossibilità di rinnovare e migliorare la qualificazione del personale giudiziario e allo stesso tempo hanno determinato la riduzione degli stanziamenti per il funzionamento dei servizi.

Rileviamo con particolare preoccupazione come per i sistemi informatici si corra il rischio che si ripresentino situazioni già vissute in passato quando, per carenza di stanziamenti per il rinnovo dei contratti di assistenza sistemistica, in diversi distretti giudiziari si subì l’interruzione di attività connesse all’andamento ordinario della giurisdizione.

Sig. Ministro, Lei ha annunciato protocolli d’intesa per l’innovazione digitale, tuttavia, in queste condizioni, la Sua Amministrazione non sembra in grado di assicurare che sia garantita l’assistenza sistemistica in tutti i distretti.
 
Ci saranno ulteriori ridimensionamenti per i suddetti tagli e riteniamo opportuno segnalarLe che molti distretti, ad esempio Bari, Lecce, Potenza e Palermo, già oggetto di razionalizzazioni negli ultimi anni, corrono il rischio a breve, di vedere azzerate le ore di assistenza cosiddetto ATU per servizio sui server e sulle postazioni di lavoro, con inevitabili ripercussioni sulla continuità delle attività di presidio presso gli uffici giudiziari.

Tra le conseguenze di questa situazione si paventa l’aumento del carico di lavoro per molti Esperti Informatici di tutta Italia, che da anni svolgono con abnegazione il ruolo di Amministratore di Sistema, a cui verrebbe richiesto il presidio delle sale server e il contemporaneo svolgimento delle attività di assistenza sistemistica ad oggi espletate dal personale ATU.

La figura professionale dell’esperto informatico è fondamentale per una Amministrazione moderna; si tratta comunque di una figura presente in numero insufficiente e che rischia di trovarsi a svolgere due mansioni diverse in condizioni negative per sopperire alla drastica limitazione dell’assistenza tecnica sino ad oggi esternalizzata, e per la quale da anni come FPCGIL chiediamo il riassorbimento nei ruoli interni attraverso una procedura di internalizzazione del servizio.

Non si possono altresì dimenticare le drammatiche conseguenze che i tagli hanno provocato sulla vita di questi lavoratori esterni, molti dei quali hanno perso il lavoro o sono stati messi in cassa integrazione.

Riteniamo inoltre che la gestione di dati sensibili necessita di essere garantita da personale interno per chiari motivi di sicurezza, come anche ribadito recentemente dal Garante per la Privacy.

Parlare di organizzazione del lavoro sembra costituire un lusso in questi tempi di crisi, ma Le chiediamo, Sig. Ministro, di comunicarci come intende assicurare le annunciate notifiche telematiche quando non vi sono garanzie per le risorse che fanno funzionare l’ordinaria amministrazione negli uffici giudiziari di tutta Italia.

La coordinatrice nazionale
FPCGIL Organizzazione Giudiziaria

Nicoletta Grieco

 
 

 
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