Min. Giustizia: lettera dei lavoratori del Tribunale di Vicenza al Direttore del “Giornale” locale

18 Luglio 2011

 
 
Al Direttore del Giornale di Vicenza

Egregio Direttore,

Le scrive un gruppo di lavoratori del Tribunale di Vicenza che ha aderito allo sciopero dei dipendenti del Ministero di Giustizia il 5/2 scorso, per esprimere il proprio dissenso in merito alle modalità con le quali il Suo giornale ha trattato lo sciopero stesso.
Il Giornale di Vicenza ha pubblicato – a tale proposito – in data 4/2/2010 un articolo dal titolo “Giustizia, i dipendenti sono sul piede di guerra”; tale articolo annunciava lo sciopero del giorno seguente e ne illustrava brevemente le motivazioni.
Chi scrive immaginava che l’edizione del Giornale di Vicenza del sabato 6 Febbraio, giorno seguente allo sciopero, avrebbe riportato una descrizione dettagliata dell’esito dello sciopero: così non è stato ed anzi, con stupore, si è preso atto che il tutto si è inspiegabilmente ridotto a 4 sole righe nella rubrica “Fotonotizia”, quella che il Suo Giornale riserva a fatti di cronaca e ricorrenze di vario genere.
Tale “Fotonotizia” riportava in maniera succinta i numeri relativi alla adesione allo sciopero e che, sotto la pioggia battente, il corteo degli scioperanti si è recato in Prefettura.

D’altra parte, in quattro righe cos’altro si può scrivere?

Il punto è proprio questo, Signor Direttore. Perché soltanto quattro righe?

Il Giornale di Vicenza dovrebbe, a nostro modesto parere, essere specchio e voce di tutta la comunità di Vicenza e provincia; quindi anche di una categoria di lavoratori come la nostra che agisce a stretto contatto con la comunità stessa in un ambito così delicato come quello della legalità e del rispetto della vita sociale: un ambito che non può non interessare tutta la comunità stessa.
Riteniamo che il numero delle righe dedicate all’argomento avrebbe potuto essere più generoso: avreste potuto ribadire le motivazioni dello sciopero, sottolinearne i promotori e gli avversari, dare un resoconto dell’adesione dei lavoratori raccogliendone testimonianze dirette e riportando un resoconto dell’incontro che c’è stato tra una delegazione dei partecipanti allo sciopero ed il Vice Prefetto di Vicenza. Già, perché l’incontro c’è stato ma nessuno ne ha parlato, quindi nessuno lo sa.
L’opinione pubblica, ormai da molto tempo, si alimenta ed evolve grazie alla carta stampata ed alle Tv: il ruolo che tali mezzi di divulgazione rivestono è quindi quanto mai delicato ed importante. Per questo è fondamentale che i lettori di un giornale abbiano un’informazione corretta, reale e completa, che sia di ausilio per conoscere, comprendere e valutare la realtà più prossima così come quella nazionale, senza manipolazioni e senza distorsioni.
Siate quindi, Lei ed il Suo giornale, esempio di equità: così come siete precisi, puntuali ed esaustivi nel riportare ogni considerazione del Ministro per la P.A. Brunetta quando parla di noi come dei fannulloni, della nostra scarsa professionalità, della nostra inesistente dedizione al lavoro, allora siate altrettanto precisi ed esaustivi nel descrivere la situazione a dir poco critica nella quale ormai lavoriamo da anni, senza riconoscimento della professionalità acquisita, senza alcuna riqualificazione economica, senza nuove assunzioni che sostituiscano il personale andato o che andrà in pensione; una situazione paradossale che – di contro – vede un incremento delle nostre attività lavorative nei numeri e nelle urgenze.
Per amore della verità e della giustizia.
Cordiali saluti.

Vicenza, 23/02/2010

 
 
 
 
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