Min. Giustizia: resoconto assemblea nazionale ufficiali giudiziari

18 Luglio 2011

Comunicato

 

ASSEMBLEA NAZIONALE DEGLI UFFICIALI
GIUDIZIARI DELLA FPCGIL
Del 17/04/09

La riunione si è aperta con una relazione che ha evidenziato innanzitutto la necessità, tramite la redazione del prossimo C.I. di ricomporre la figura professionale dell’ufficiale giudiziario nella III area, come stabilito dal CCNL 2006/09 che prevede che ogni area funzionale configuri il lavoro.

Ha stigmatizzato l’atteggiamento negativo dell’amministrazione della giustizia che, ad oggi, non ha dato alcuna risposta concreta in merito.

E’ stata inoltre ribadita la contrarietà della FPCGIL alla Convenzione con Poste spa, in quanto tale convenzione ha da tempo dimostrato di essere una esternalizzazione del servizio costosa e poco efficiente.

Sono state riportate le fasi delle audizioni sul DDL Berselli al Senato, evidenziando la posizione contraria assunta dalla Fpcgil, in quanto il DDL è incompleto, in contrasto con alcune norme della legge delega sulle notifiche telematiche, e fa un passo indietro di 30 anni nell’attività di delega a terzi di alcune attività oggi svolte dagli ufficiali giudiziari. Abbiamo invece espresso apprezzamento per le nuove attribuzioni previste da questo e da altri disegni di legge certamente non in contrasto con la natura pubblica dell’ufficiale giudiziario. L’impressione che abbiamo riportato complessivamente è che tale DDL non avrà alcun seguito parlamentare perché fondato su un ragionamento ideologico piuttosto che su uno concreto.

La relazione è poi proseguita mettendo in campo alcune questioni che dovrebbero essere affrontate e inserite in una piattaforma da sviluppare insieme:
1) Uso del mezzo proprio
2) Rimettere in discussione le nome di raccordo e avere un orario di lavoro, in quanto ciò rappresenta una garanzia per gli u.g.
3) Legare l’indennità retributiva non più alla trasferta ma all’attività svolta.

Dopo la relazione si è aperto il dibattito: da questo sono emerse molte convergenze in relazione alla possibilità di nuove attribuzioni degli ufficiali giudiziari come gli atti di significazione o constatazione, e l’indennità legata alla attività svolta.

Alcuni compagni hanno messo in campo le loro esperienze professionali, mettendo in evidenza la differenza tra il lavoro di un piccolo centro e quello di grandi città e le possibilità di migliorare il lavoro attraverso l’informatizzazione e una buona organizzazione.

Nella fase conclusiva è intervenuto il Segretario Nazionale Alfredo Garzi che ha sottolineato alcune questioni relative alla nostra contrarietà ad ogni tipo di esternalizzazione in particolare in un settore delicato come la giustizi e la nostra tensione verso un miglior funzionamento del servizio, evidenziando la necessità di costruire insieme una proposta e di farci parte attiva in questa fase di cambiamento.

In conclusione, la riunione ha evidenziato alcuni nodi fondamentali da portare avanti nei prossimi mesi.

Ha evidenziato come nell’ambito di un disegno riformatore della giustizia le nuove attribuzioni dell’ufficiale giudiziario possano essere anche deflattive per il funzionamento del processo e come però queste non siano affatto in contrasto con il mantenimento dello status pubblico.

Ha ribadito la necessità di mettere mano alle norme di raccordo per attribuire l’orario di lavoro anche all’ufficiale giudiziario e di avviare il superamento del rapporto fra le trasferte e l’attività professionale svolta allo scopo di valorizzare la professionalità di ognuno cercando ovviamente di incidere positivamente sulla retribuzione. D’altra parte la vicenda delle notificazioni e comunicazioni per via telematica è esplicativa se la retribuzione è legata alla trasferta, senza trasferta non c’è retribuzione.

Su queste questioni, condivise dell’assemblea, si intende costruire una campagna di mobilitazione da proporre a tutti gli ufficiali giudiziari.

La coordinatrice nazionale
FP CGIL Organizzazione Giudiziaria
Nicoletta Grieco

 

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