Min. Giustizia: Uffici giudiziari: i lavoratori si atterranno a leggi e regolamenti dal 15 al 20 marzo – comunicato stampa unitario

18 Luglio 2011

 

Comunicato stampa dei Coordinamenti Nazionali Giustizia

 

FP CGIL    UIL PA      FLP      RDB CUB
 
Uffici giudiziari: i lavoratori si atterranno a leggi e regolamenti
dal 15 al 20 marzo

Prosegue la protesta dei lavoratori giudiziari: da lunedì 15 marzo fino a venerdì 20 i lavoratori della giustizia si atterranno in maniera scrupolosa a leggi, regolamenti e contratti.

La protesta non intende danneggiare l’utenza ma ha uno scopo puramente dimostrativo: con questa settimana si intende infatti rendere evidente come gli uffici giudiziari stanno in piedi solo grazie allo spirito di sacrificio dei lavoratori ed alla loro flessibilità, in considerazione delle gravissime carenze di organico e della mancata riqualificazione professionale.

L’amministrazione fino ad oggi è rimasta sorda alle proteste dei lavoratori contro l’ipotesi di accordo sul nuovo ordinamento professionale, contro il quale ha scioperato la maggioranza dei lavoratori giudiziari lo scorso5 febbraio; qualora questo ordinamento dovesse entrare in vigore ci saranno 7903 cancellieri e 1678 ufficiali giudiziari in meno che espleteranno gli atti a loro attribuiti dalla legge, con gravissime conseguenze per il servizio ai cittadini e la prosecuzione delle attività ordinarie.
 

Per questo i lavoratori della giustizia stanno organizzando settimanalmente assemblee e presidi davanti agli uffici giudiziari, alle sedi Rai e di giornali; si tratta di una protesta che non riguarda solo i diritti dei lavoratori ma anche il diritto alla giustizia dei cittadini.

A causa dell’indifferenza dell’Amministrazione i lavoratori, sebbene siano coscienti dell’importanza dell’esercizio del diritto democratico al voto, non offriranno spontaneamente la propria disponibilità al lavoro post elettorale, lasciando all’Amministrazione la responsabilità di individuare i dipendenti.

Il Ministro Alfano ha delle responsabilità verso i lavoratori e verso i cittadini: è ora che se ne faccia carico.

 
 
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