Min. Lavoro: CCNI – Sistema di valutazione e criteri delle progressioni economiche

18 Luglio 2011

Comunicato

 

C.C.N.I.: SISTEMA DI VALUTAZIONE E CRITERI DELLE
PROGRESSIONI ECONOMICHE?
UN “PACCO” DI NATALE

 

L’Amministrazione, la CISL FPS e la UIL PA hanno colto l’occasione delle feste natalizie per confezionare un “pacco” di Natale per i lavoratori del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.
Certi che i doni avranno una durata che andrà ben oltre le festività, proviamo a vedere cosa contiene il “pacco”:

* il sistema di valutazione (vedi allegato) di cui non si conoscono i risultati della sperimentazione sulle 4 sedi territoriali e 2 dell’amministrazione centrale ha, comunque, cambiato i connotati:

– eleva il potere discrezionale della dirigenza;
– attribuisce ai capi team una delle prerogative dirigenziali quale la valutazione dei componenti del gruppo ai fini dell’attribuzione dei punteggi di “merito” (ancor più discrezionali – leggasi performance organizzative).
– la valutazione delle performance organizzative (discrezionalità) dei componenti del gruppo incide per il 70% invece del 40% dei capi team e del 30% dei dirigenti;
– il sistema di valutazione del personale non tiene in alcun conto la valutazione dell’ufficio nel suo insieme;
– il contraddittorio, a nostro avviso, è un capoverso dell’accordo che nella realtà si trasformerà nella registrazione (non necessariamente fedele) delle rimostranze del lavoratore senza nessun altro seguito.

Per la FP CGIL la sola cosa che ne potrà derivare da questo sistema di valutazione sarà un ulteriore “schiacciamento a danno” dei lavoratori;

* I criteri per le progressioni economiche (appena disponibile il file lo invieremo) sono:

– il punteggio derivante dal sistema di valutazione è uno dei 4 componenti che entra a far parte, a pari merito con gli altri 3 (esperienza professionale, titoli di studio, formazione) dei criteri per le progressioni;
– in area I e II sono troppo pesanti i punteggi attribuiti a titoli di studio superiori al diploma di scuola secondaria di I e II grado;
– una parte dei lavoratori inquadrati nelle fasce provenienti dalle posizioni apicali A1S e B3S, avrà un punteggio di appartenenza alla fascia inferiore a quello degli altri solo perché approdato in tempi successivi a causa della esiguità delle risorse economiche disponibili all’epoca;
– in area III fra i titoli di studio non è contemplato il diploma di scuola media superiore: i lavoratori appartenenti ai profili riqualificati e nelle fasce F1 e F3 (che hanno il medesimo punteggio di esperienza professionale) saranno scavalcati da qualsiasi laurea penalizzando proprio l’esperienza professionale; per esempio: gli addetti alla vigilanza diplomati e che hanno effettivamente svolto l’attività saranno superati dai laureati anche senza esperienza;
– non è stato in alcun modo definito il contingente per singoli profili professionali del numero di unità che effettivamente usufruiranno di una progressione.

Infine, le risorse economiche permetteranno la progressione solo al 28% del personale.

La FP CGIL, che non ha contribuito alla confezione di questo “pacco” di ispirazione “Brunettiana”, non ha, ovviamente, firmato questi ultimi accordi.

Poiché, la FP CGIL è convinta che il C.C.N.I sia uno degli strumenti per dare delle risposte concrete ai lavoratori ed è per questo che faremo le assemblee in ogni posto di lavoro e invitiamo le altre Organizzazioni Sindacali a indire insieme un Referendum.
Nel caso in cui i lavoratori stessi “valideranno” (cioè se la maggioranza dei lavoratori del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali dirà SI’ a questo Contratto Integrativo di Ministero) questa O.S. si impegna a sottoscriverlo; nel caso contrario (cioè nel caso in cui la maggioranza si esprima con un NO) le OO.SS. sottoscrittrici del nuovo C.C.N.I. si impegnino a rispettare la volontà dei lavoratori ritirando la firma dal nuovo Contratto Integrativo.
Su questo punto attendiamo, ancora, una risposta seria.

In ogni caso la FP CGIL augura buone feste tutti.

Roma, 21 dicembre 2009
 

Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Giuseppe Palumbo

 

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