Min. Lavoro: Proclamato lo stato di agitazione

18 Luglio 2011

Proclamato lo stato di agitazione

I Coordinamenti Nazionali FP CGILCISL FPUIL PA – Ministero del Lavoro – esprimono forte dissenso e indignazione per i contenuti del D.L. 112/2008 (Decreto “Tremonti”) sia per la parte riguardante gli interventi in materia di Pubblico Impiego che per quella relativa alla tutela e sicurezza dei lavoratori.
E’ proprio per rafforzare ulteriormente la tutela e la sicurezza sui luoghi di lavoro che negli ultimi due anni l’organico del Ministero del Lavoro è stato incrementato con l’immissione di circa 1400 ispettori del lavoro che, fin dall’inizio, sono stati inseriti in percorsi formativi specifici e, congiuntamente al personale già in ruolo, stanno ancora realizzando moduli formativi di tipo specialistico.
Questa attenzione allo sviluppo delle competenze del personale ispettivo e di supporto all’attività di vigilanza, ha prodotto, soltanto nel 2007, notevoli risultati, resi noti dal Ministro nelle diverse Conferenze Stampa e pertanto facilmente riscontrabili:
– 177.642 aziende ispezionate
– 36.987 cantieri ispezionati
– 49.485 lavoratori in nero
– 3.048 cantieri sospesi
– 97.000.000 di euro di sanzioni riscosse
– 250.531.870 di euro di recuperi contributivi

Tutto ciò è stato reso possibile dallo spirito di abnegazione che ha sempre mosso i lavoratori a fronte di risorse finanziarie assolutamente inadeguate come più volte denunciato dalle scriventi OO.SS.
A fronte di ciò, il provvedimento del Governo, incide pesantemente sulle risorse destinate alla contrattazione integrativa, cioè su quelle forme di finanziamento – e di autofinanziamento – destinate al miglioramento qualitativo e quantitativo dei servizi e alla valorizzazione professionale dei lavoratori.
Infatti, il Decreto Legge 112 prevede, nel 2009, il “congelamento” dei 3 milioni di euro derivanti dal sanzionato riscosso e, da subito, il taglio delle risorse derivanti dai risparmi sul part – time, con una perdita secca di circa 1.500.000 di euro per il 2008 e circa 3.500.000 euro a partire dal 2009 pari a una decurtazione sul salario accessorio, a decorrere dal 2009, di circa 900 euro pro-capite.

Inoltre il decreto “Tremonti” prevede consistenti tagli sulle spese di gestione: missioni, luce, telefono, manutenzione, carta, ecc, risorse già oggetto di consistenti tagli avvenuti negli anni scorsi. Come se non bastasse, con i tagli previsti, vengono penalizzate pesantemente anche tutte quelle attività nevralgiche che costituiscono parte integrante dell’attività istituzionale del Ministero: composizione dei conflitti di lavoro, cassa integrazione guadagni, sportelli unici per l’immigrazione ecc; a dimostrazione di voler sostanzialmente annullare il ruolo sociale dello Stato a garanzia dei diritti e delle tutele dei lavoratori.
E’ evidente che con questi provvedimenti si compromette l’efficacia del servizio creando un disagio sempre più profondo.
Ma, nonostante il senso di scoraggiamento che dilaga negli uffici, noi continueremo ad assolvere a pieno – come sempre – e con uno zelo ancora maggiore, le nostre funzioni.

L’estate non sarà una pausa di riflessione ma un lavoro incessante che dobbiamo condurre INSIEME per difendere la nostra dignità di persone e di lavoratori pubblici e per essere presidio contro l’illegalità, l’evasione contributiva e la sicurezza sul lavoro.
Riteniamo, quindi, inevitabile proclamare lo stato di agitazione, invitando le lavoratrici ed i lavoratori a partecipare alle assemblee ed alle altre iniziative che si terranno sui territori in preparazione di una forte iniziativa a carattere nazionale.
Roma, 14/07/2008

      FPCGIL              CISLFP                  UILPA
Giuseppe Palumbo  Antonella La Rosa  Palmina D’Onofrio

 
 

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