Min. Lavoro e Politiche Sociali: Sistema di valutazione delle aree funzionali… La Fp Cgil non firma il protocollo

18 Luglio 2011

Sistema di valutazione delle aree funzionali… La Fp Cgil non firma il protocollo

 

CCNI: SISTEMA DI VALUTAZIONE DELL AREE FUNZIONALI
LA FP CGIL NON FIRMA IL PROTOCOLLO

 
Ai lavoratori e agli iscritti CGIL del Ministero
del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

IL FATTO: il 10 dicembre u.s. si è svolto l’ennesimo incontro di contrattazione sul sistema di valutazione delle aree funzionali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; la FP CGIL ha deciso di non firmare il protocollo riguardante questo argomento, perché non ha condiviso né il merito né il metodo utilizzato.

PREMESSO che la FP CGIL è convinta dell’utilità di un efficace sistema di valutazione per la valorizzazione delle competenze e delle capacità di sviluppo professionale dei lavoratori, nel merito, tuttavia, ritiene che per poter effettuare una oggettiva valutazione individuale si debba partire dall’analisi e dalla valutazione collettiva dell’ufficio inteso nel suo complesso, attraverso l’esame della verifica dei risultati delle diverse linee di attività, come peraltro previsto nella piattaforma unitaria.
In sostanza, la misurazione e la valutazione della qualità dei servizi aventi come obiettivo generale quello di migliorare i livelli di efficacia e di efficienza nell’organizzazione dei servizi pubblici, si esplicano praticamente secondo i principi enunciati nell’ art. 21 del CCNL 2006/2009, con particolare riguardo al quarto comma dello stesso articolo; in tale ambito la progressione del sistema costruito è chiarissimo.
Viceversa, l’Amministrazione fonda tutto il sistema sull’applicazione dell’art. 22 che riguarda soltanto la valutazione individuale dei lavoratori.
Ma non basta. Il metodo proposto e sottoscritto prevede l’avvio immediato di una fase sperimentale (non siamo sfavorevoli ad una ipotesi di sperimentazione) che a nostro parere dovrebbe essere realizzata solo dopo la sottoscrizione dell’intero CCNI.
In merito alla sperimentazione prevista, ci chiediamo con quali criteri siano stati individuati gli uffici pilota per la sua realizzazione e perché non siano state selezionate DPL che operano in aree metropolitane. Inoltre, perché non sono state interessate DPL operanti nel Mezzogiorno? Ci piacerebbe saperlo.

SUL METODO: troppo spesso il comportamento della rappresentanza datoriale non si è dimostrato consono al ruolo istituzionale ricoperto ed improntato alle corrette relazioni sindacali, in quanto si caratterizza per il frequente ricorso a toni, linguaggio e intemperanze non adeguati ad un “tavolo paritario”. E sempre riguardo al metodo, facciamo notare che, nel corso della contrattazione del 10 dicembre scorso, l’ultima proposta per l’Amministrazione non era più modificabile, tanto che la FP CGIL, considerata la situazione, decide di non accettare l’ultimatum e abbandona il tavolo. Ma….

….Ma il giorno dopo, durante la riunione del tavolo tecnico per la rivisitazione dei profili professionali, inaspettatamente, oplà, il tavolo per magia diventa di contrattazione sul sistema di valutazione e l’Amministrazione annuncia di accogliere alcune proposte di modifica presentate da una O.S. (modifiche migliorative, ma non sufficienti per questa O.S.). Firmato in via definitiva il protocollo da tutte le altre OO.SS. presenti, oplà, il tavolo ridiventa tecnico.

Possono considerarsi queste “corrette relazioni sindacali”?

Roma, 15 dicembre 2008

Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Giuseppe Palumbo

 
 

 
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