ACCORDO ECONOMICO FUA 2009: è veramente UNICO questo Fondo
L’accordo economico FUA 2009 ratifica quanto è già stato definito con i criteri di ripartizione FUA 2009 nell’accordo del 29 aprile 2009 (accordo non sottoscritto dalla FP CGIL).
Visto il nostro giudizio negativo su quel accordo, e senza voler ribadire tutte le valutazioni di merito che hanno portato questa O.S. a non firmarlo (motivazioni e giudizi già espressi nei comunicati precedenti), vorremmo evidenziare alcuni particolari che hanno rafforzato la nostra convinzione di non sottoscrivere l’accordo economico.
La prima questione che poniamo in evidenza: quanti e quali uffici hanno adottato i piani operativi e i piani individuali di lavoro? Quanti e quali riscontri sono stati fatti su questo sistema “sperimentale”?
Il sanzionato riscosso (risorse con le quali si pagano le maggiorazioni per l’attività ispettiva) che fino all’anno scorso era pari a 3.000.000,00 di euro, è stato tagliato di 750.000,00 euro, e quindi ridotto a 2.250.000,00 di euro, per cui vorremmo sapere che fine hanno fatto le “mitiche” risorse aggiuntive del FUA così ampiamente annunciate da alcune OO.SS.?
Nel nuovo sistema premiante, approfittiamo per ricordare che il FUA è parte integrante del nuovo CCNI, la tutela costituita dalle presenze equiparate (maternità obbligatoria, assenze per infortuni sul lavoro etc.) è di fatto eliminata; tra l’altro a questa O.S. risulta che questo Ministero, che si chiama del lavoro e delle politiche sociali, è l’unico ad aver firmato, con la complicità di CISL FP e UIL PA, accordi in questo senso.
Delle tante richieste da noi avanzate durante la contrattazione l’unica che è stata recepita nell’accordo, da tutte le parti sedute al tavolo, è stata quella di dare trasparenza alle ripartizioni individuali del FUA, tanto che i tabulati che saranno consegnati alle OO.SS. territoriali e alle RSU non saranno più anonimi.
Roma, 17 maggio 2010
Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo