Min. Lavoro e Politiche Sociali: a tutti i cittadini – Manovra del Governo: ci mettono le mani in tasca

18 Luglio 2011

Comunicato

AI LAVORATORI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
A TUTTI I CITTADINI
MANOVRA DEL GOVERNO: CI METTONO LE MANI IN TASCA
PREPARIAMOCI AD UNA GRANDE MOBILITAZIONE

Nella girandola di informazioni giornalistiche di ieri sulla manovra economica l’unico dato certo e’ che il Governo, malgrado ciò che vogliono farci credere, mette sicuramente le mani nelle nostre tasche, direttamente o indirettamente.

A noi lavoratori pubblici (….non siamo anche noi cittadini italiani?) lo fanno direttamente, per esempio, attraverso il blocco dei contratti pubblici fino al 2013, il rinvio dei pensionamenti di oltre sei mesi e la rateizzazione in tre anni del TFR,, il drastico innalzamento dell’età pensionabile delle donne (sempre le prime ad essere penalizzate), il blocco del turn over fino al 2015; un ulteriore taglio delle dotazioni organiche del 10%, il licenziamento del 50% del personale a tempo determinato.

Ai cittadini/lavoratori, invece, lo fanno indirettamente attraverso i tagli dei servizi e delle tutele: i servizi ai cittadini verranno fortemente depotenziati attraverso i tagli sugli enti locali e la sanità (la sanità privata, gli asili nido privati ect. ect. se li potranno permettere solo i ricchi “difficilmente” i lavoratori).

Ancora una volta, la politica di questo Governo, per affrontare problemi economici che richiederebbero inderogabilmente una seria e rigorosa programmazione di interventi strutturali, con un coraggioso cambio di strategia politico-economica, aggredisce, invece, le fasce più deboli della società.

Perché, per esempio, questa manovra “così equa” non ha colpito le rendite finanziarie?

Come se tutto ciò non bastasse, poi, assistiamo ad un attacco indiscriminato alle tutele dei cittadini/lavoratori, per esempio, attraverso il “collegato lavoro” al quale si aggiunge il taglio del 50% delle risorse da stanziare sul capitolo delle missioni, come si apprende da fonti di informazione. Il danno sullo svolgimento dell’attività ispettiva che ne conseguirà e, quindi, sull’effettività delle garanzie di tutela dei cittadini-lavoratori è del tutto evidente. Infatti, se verrà tagliato del 50% il capitolo delle missioni qualcuno ci dovrà spiegare come si potrà svolgere l’attività ispettiva; qualcuno ci dovrà spiegare, tra l’altro, come si potranno raggiungere i famosi obbiettivi della produttività; ma soprattutto dovranno spiegare a tutti quei cittadini/lavoratori che si rivolgono ai nostri uffici per chiedere l’intervento del personale ispettivo come potremo svolgere il nostro ruolo istituzionale di parte terza garante tra lavoratori ed impresa quando la nostra risposta sarà: ” non ci sono i soldi!”.

Inoltre, è utile ricordarci e ricordare che a noi lavoratori pubblici con il D.L.n. 112/2008 (poi legge L. 133/2008) il salario accessorio è stato decurtato del 20% e che quelle risorse sono state reintegrate solo in parte e che probabilmente non saranno più recuperate. Se sommiamo questo al blocco dei contratti per 4 anni (2010/2013) e alla legge n. 15/2009 (“controriforma Brunetta”) viene da chiedersi cosa rimane ai lavoratori pubblici?

Ma non è tutto: nella manovra è prevista la soppressione di alcune province; allora, ci domandiamo: se nelle province soppresse ci sono nostri uffici territoriali che fine faranno questi uffici? E soprattutto che fine farà il personale di questi uffici?
In questa situazione così delicata e complessa la nostra Amministrazione cosa fa? Invece di convocare immediatamente tutte le Organizzazioni Sindacali organizza incontri informali e riservati solo con due OO.SS. Vogliono forse emulare il Ministro e i loro Segretari Generali?

FORSE E’ VERO NON CI STANNO “METTENDO LE MANI NELLE TASCHE” (ANCHE PERCHE’ ORMAI SONO VUOTE) MA CI STANNO METTENDO DIRETTAMENTE “DUE DITA NEGLI OCCHI”.

E’ ORA DI FERMARE IL DISEGNO DEL GOVERNO CHE SCARICA LA CRISI FINANZIARIA SUI LAVORATORI ED I PIÙ DEBOLI SOTTRAENDO RISORSE, SERVIZI E DIRITTI.

LA NOSTRA RISPOSTA, COME LAVORATORI CHE GARANTISCONO UN DIRITTO ESSENZIALE PER LA DEMOCRAZIA, DEVE ESSERE FORTE E CHIARA: UNA GRANDE MOBILITAZIONE.

Roma, 26 maggio 2010

Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Giuseppe Palumbo 

 
 
 

 
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