Min. Lavoro e Politiche Sociali: Attività ispettiva DL Sviluppo – art. 7

18 Luglio 2011

 

Comunicato

 

ATTIVITA’ ISPETTIVA: ART. 7 DL “SVILUPPO”.

POCHE RISORSE ECONOMICHE.
NIENTE ACCORDO SULL’ORARIO DI LAVORO.
NO ALL’ASSICURAZIONE.
QUALE FUTURO? (SE CI SARA’)

 

Lunedì 16 maggio u.s., a parere di questa O.S., si sono verificati due momenti significativi e determinanti per questo Ministero.

Primo, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del D.L. 70/2011, noto come DL “Sviluppo”, che a nostro avviso provocherà lo smantellamento di fatto dell’attività ispettiva.
 
Secondo, l’incontro tra l’Amministrazione (rappresentata da Il Segretario Generale, il Direttore Generale delle Risorse Umane e AA.GG, il Direttore Generale per l’Attività ispettiva, il Direttore Generale per l’Innovazione Tecnologica) e le OO.SS.
Relativamente al D.L. “Sviluppo” riteniamo sufficiente riprendere alcuni passaggi fondamentali del comunicato stampa del Segretario Nazionale della FP Cgil Antonio Crispi che dichiara: “Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del d.l. “Sviluppo” (vedi allegato), ogni dubbio sul futuro del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali viene cancellato: il Ministero del Lavoro è di fatto demolito da Sacconi. Nella migliore delle ipotesi il Ministro è subalterno alle politiche economiche e finanziarie di Tremonti, nella peggiore delle ipotesi è coautore dello smantellamento delle politiche del welfare e della vigilanza.
In un paese in cui l’evasione fiscale e’ ai massimi livelli e dove il sommerso rappresenta un terzo del Pil, la Guardia di Finanza e gli ispettori del lavoro sono tenuti in buona sostanza “segregati” negli uffici con la minaccia di provvedimenti disciplinari. …Se con il collegato al lavoro è stato definitivamente reso marginale il ruolo del pubblico nelle conciliazioni per favorire alcune associazioni professionali, con dl Sviluppo si da’ il colpo finale depotenziando l’attività di vigilanza.
E’ chiara la missione del Ministro Sacconi, così come è chiaro il concetto di sviluppo di questo Governo: meno controlli sull’evasione, meno controlli sulla legalità, meno diritti.”
Inoltre, in questa norna, si fa riferimento a una non meglio precisata “turbativa” dell’attività delle imprese, dando un’accezione talmente negativa ai controlli di legalità da farli apparire come torti e non come una garanzia per cittadini e lavoratori.

Avendo avuto notizia della pubblicazione in G.U. del DL Sviluppo nel corso dell’incontro, per la FP Cgil, è divenuto prioritario portare al centro della discussione l’impatto devastante che questo DL avrà sulla nostra Amministrazione.
Al riguardo, la risposta data al tavolo da parte dell’Amministrazione, a nostro avviso, è stata debole e preoccupante. Debole in quanto il Segretario Generale ha taciuto sull’argomento, preoccupante perché la risposta del Direttore Generale per l’attività ispettiva ha dato conto che gli organi tecnici dell’Amministrazione non sono stati coinvolte nella stesura del dl “Sviluppo”.
Considerato, però, che il DL dal momento della sua pubblicazione sulla G.U. è legge dello Stato, l’impatto negativo del provvedimento avrà effetti immediati sulla concreta operatività degli ispettori del lavoro, sulla programmazione degli accertamenti e sulla reale possibilità di contrastare i fenomeni di irregolarità del mondo del lavoro.

Almeno su di un argomento l’Amministrazione deve dare una risposta immediata: quando e come scatteranno le sanzioni disciplinari a chi fa il proprio dovere?

Per quanto riguarda i problemi in capo all’attività ispettiva che questa O.S. ha posto per l’ennesima volta al tavolo (orario di lavoro, risorse aggiuntive, S-GIL, assicurazione per responsabilità civile, formazione, cambio profilo ispettori da ordinario a tecnici così come previsto dall’Accordo del 4 agosto 2009 ecc…) poche risposte e tante chiacchiere. Di fatto abbiamo registrato unicamente un’apertura dell’Amministrazione sull’applicazione dell’Accordo del 4 agosto 2009.

Ancora una volta è stato confermato che stante i pesanti tagli operati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’operatività di questo Ministero è scaricata sulla buona volontà e il senso di responsabilità dei lavoratori di questa Amministrazione.

Roma, 23 maggio 2011

Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo

 
 

 

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