Min. Lavoro e Politiche Sociali: CCNI: FUA 2009-FUA 2010 – Errare è umano perseverare è…

18 Luglio 2011

Comunicato

CCNI: FUA 2009 -FUA 2010
Errare è umano perseverare è…

 

L’accordo economico FUA 2009 è stato firmato definitivamente, dopo la certificazione, il 21 luglio u.s. (vedi allegati) e anche questa volta abbiamo ribadito tutte le motivazioni che ci hanno convinto a non firmare né l’accordo sui criteri del FUA 2009 né l’accordo economico FUA 2009 e tanto meno il CCNI di cui questo “sistema” FUA è parte integrante.

Cogliamo l’occasione per ricordare solo alcune delle motivazioni che ci hanno obbligato a non firmare i suddetti accordi, ma anche e soprattutto per fare chiarezza e dire nettamente cosa pensa questa O.S. sulla “gestione” da parte dell’Amministrazione sul FUA 2010.

La prima questione che riproponiamo in evidenza è: quanti e quali uffici hanno adottato i piani operativi e i piani individuali di lavoro? Quante e quali “verifiche” sono state fatte su questo sistema?

Il sanzionato riscosso (risorse con le quali si pagano le maggiorazioni per l’attività ispettiva) che fino all’anno scorso era pari a 3.000.000,00 di euro, è stato tagliato di 750.000,00 euro, e quindi ridotto a 2.250.000,00 di euro, per cui vorremmo sapere che fine hanno fatto le “mitiche” risorse aggiuntive del FUA così ampiamente annunciate da alcune OO.SS.?

Nel nuovo sistema premiante, approfittiamo per ribadire che il FUA è parte integrante del nuovo CCNI che la FP CGIL non ha sottoscritto, la tutela costituita dalle presenze equiparate (maternità obbligatoria, legge 104, assenze per infortuni sul lavoro etc.) è di fatto eliminata; tra l’altro questa O.S. riconferma che, per quanto ci risulta, questo Ministero, che si chiama del lavoro e delle politiche sociali, è l’unico ad aver firmato, con la complicità di CISL FPS e UIL PA, accordi in questo senso.

Ma andiamo al FUA 2010: c’è stato, per caso, qualche momento di “verifica” a livello nazionale per capire la ricaduta dell’accordo del FUA 2009? NO.

C’è stata per caso una contrattazione nazionale per cercare di trovare risoluzioni nel 2010 sui punti di caduta evidenziatesi nel 2009? NO.

C’è stata “semplicemente” una circolare unilaterale dell’Amministrazione. Segno dei tempi. Del resto errare è umano perseverare è…
In ogni caso la FP CGIL ritiene che sia giunto il momento, anche per l’Amministrazione, di aprire un confronto a tutto tondo con tutte le OO.SS (oltre al FUA su progressioni economiche, mobilità, orario di lavoro, copertura assicurativa per la responsabilità civile ecc. ecc.), anche in conseguenza della devastante manovra economica del governo. Vorremmo ricordare almeno due articoli che hanno una diretta conseguenza sia sul FUA che sul CCNI che sono l’art. 6 comma 12 divieto all’autorizzazione all’uso del mezzo proprio e l’art. 9 comma 1 che recita “Per gli anni 2011, 2012 e 2013 il trattamento economico complessivo dei singoli dipendenti, anche di qualifica dirigenziale, ivi compreso il trattamento accessorio, previsto nei rispettivi ordinamenti delle amministrazioni pubbliche … non può superare, in ogni caso, il trattamento ordinariamente spettante per l’anno 2010…”. Infatti ci chiediamo e chiediamo anzitutto all’Amministrazione con quali criteri sono stati fissati gli obbiettivi dell’attività ispettiva nella direttiva di 2° livello (avranno una ricaduta sul FUA?) ma soprattutto si è tenuto conto, nel fissare gli obbiettivi, che con la piena applicazione dell’art. 6 comma 12 (divieto dell’autorizzazione all’uso del mezzo proprio) bisognerà rivederli al ribasso?

Infine, per la FP CGIL la “controriforma Brunetta”, la manovra economica del governo, questo CCNI di Ministero e il sistema FUA che ne è parte integrante non serviranno a valorizzare la professionalità e il merito dei lavoratori del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ma contribuiranno, invece, a dequalificare i servizi ai cittadini fino a rendere “inutile” questa amministrazione.

Roma, 27 luglio 2010

Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Giuseppe Palumbo

 

P.s.: condividiamo “tutte” le critiche espresse dalla O.S. INTESA ma a questo punto non capiamo perché hanno firmato l’Accordo e perché nel loro comunicato non lo dicono esplicitamente (vedi allegati).
 

 

 
 
 
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