Min. Lavoro e Politiche Sociali: Lettera aperta al Ministro Sacconi

18 Luglio 2011

LETTERA APERTA AL MINISTRO SEN. M. SACCONI

 
 

CHI TUTELA GLI ISPETTORI?

Sig. Ministro, Lei, recentemente, ci ha ricordato che l’azione ispettiva deve seguire la logica della protezione dei diritti fondamentali delle persona e dei lavoratori.
Naturalmente, quando si tratta di garantire i diritti dei lavoratori non possiamo che trovarci d’accordo, ma ci domandiamo nella categoria dei lavoratori rientrano anche gli Ispettori del Lavoro?
Poiché quasi quotidianamente Lei interviene su molti argomenti, a volte non proprio inerenti al suo dicastero, troviamo piuttosto strano che non abbia sentito la necessità di chiarire la posizione del Ministero rispetto agli attacchi subiti dagli Ispettori del Lavoro e alla conseguente messa in discussione del ruolo istituzionale degli organi ispettivi come garanti della legalità complessiva del mondo del lavoro senza la quale non può esservi sviluppo e futuro per il paese.

Per questi motivi ci permettiamo di chiederLe:

– a seguito della vicenda, apparsa sulla stampa nazionale, che ha riguardato l’Assessore allo Sport della Regione Lombardia contro un “Suo” Ispettore non ritiene di dover intervenire a difesa dell’autorevolezza degli Uffici Territoriali del Ministero da Lei diretto e, naturalmente, della dignità di chi ogni giorno, con sacrifici personali, tenta di far rispettare la legge?

– è più importante mantenere buoni rapporti con gli alleati politici, che pretendere rispetto per i propri funzionari?

– a seguito delle numerose notizie di aggressioni, minacce ed insulti subiti dagli Ispettori del Lavoro e dai Funzionari Amministrativi, su tutto il territorio nazionale, non ritiene sia il caso di assumere una posizione ferma a difesa di chi ogni giorno si trova in prima linea nella lotta al lavoro nero e nell’azione di contrasto del fenomeno degli infortuni sul lavoro?

– Lei ha pensato a qualche forma di tutela, anche di tipo legale, da fornire agli Ispettori nei casi in cui si dovessero trovare coinvolti in denunce, chiaramente tendenziose, derivanti dalla loro azione istituzionale?

– non è, finalmente, venuto il tempo di predisporre una forma di assicurazione per la responsabilità civile che possa tutelare gli Ispettori del Lavoro e i Funzionari Amministrativi a fronte di una attività che diventa ogni giorno più complicata?

Se non verranno chiare risposte a queste domande, non potremo che comprendere il sentimento di “solitudine” che investe gran parte del personale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Alle lavoratrici e ai lavoratori, tuttavia, diciamo che la CGIL non lascerà mai solo chi, ogni giorno, lavora per difendere la legalità in questo paese.
Roma, 4 aprile 2011

Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Giuseppe Palumbo

 

P.s.: I Direttori Generali per l’Attività Ispettiva e per l’Innovazione Tecnologica hanno “promulgato”, tramite circolare, che entro il 4 aprile 2011 deve essere “obbligatorialmente” utilizzato, su tuttto il territorio nazionale lo “SGIL”; a tale proposito vogliamo ricordare la circolare del 29 luglio 2009 della Direzione Generale per l’Innovazione Tecnologica e la Comunicazione – avente per oggetto: avviamento software applicativo per la vigilanza – che nell’ultimo capoverso dice:
“Si precisa che questa attività è assulutamente propedeutica all’utilizzo in esercizio della applicazione e pertanto deve essere svolta con cortese sollecitudine entro la data del 3 agosto 2009. A partire da tale data il sistema entrerà in produzione e gli Uffici non profilati non potranno utilizzarlo.”
Ci sembra che sia passato solo poco più di un anno e mezzo e molti problemi sono ancora irrisolti (ultima ora – ci risulta che in questo momento il software “SGIL” è ancora in manutenzione e pertanto non utililizzabile).

 
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