Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: lettera urgente al Cons. Verbaro

18 Luglio 2011

Nota urgente al Cons. Verbaro

 
 
Roma, 21 ottobre 2010

Al Segretario Generale del Ministero del Lavoro
e delle Politiche Sociali
Cons. Francesco Verbaro

Alle strutture Regionali e Territoriali FP CGIL

Ai lavoratori e agli iscritti CGIL del Ministero
del Lavoro e delle Politiche Sociali

ABBIAMO UN NUOVO SEGRETARIO GENERALE AL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI?

Nella nota di ieri, 20 ottobre 2010, il Direttore Generale dell’attività ispettiva constata “con vivo disappunto” i rallentamenti nelle operazioni propedeutiche alla definizione delle cosiddette “procedure di profilazione” per l’accesso alle banche dati degli istituti previdenziali.
Apprezziamo tanta sollecitudine ed impegno per fornire strumenti di supporto all’attività ispettiva, soprattutto considerati gli anni che sono invano trascorsi all’inseguimento di tale obiettivo, gli ingenti investimenti di risorse economiche, umane e strumentali impiegate e gli scarsi risultati finora ottenuti per l’implementazione del sistema SGIL che, negli intenti, avrebbe dovuto coadiuvare il lavoro degli ispettori.
Ma tant’è!
Quello che però stupisce ed anzi sconcerta è il tono minaccioso e autoritario con cui ci si rivolge al personale che non si è ancora allineato (senza tener conto di quali siano stati i motivi reali di tali ritardi e senza prendere in considerazione anche gli inevitabili ostacoli di natura tecnica) ed ai dirigenti dei rispettivi uffici, minacciando, per i primi, l’avvio di una valanga di procedimenti disciplinari (cosa che dovrebbe far riflettere ….) e, per i secondi, una valutazione di segno negativo.
A quanto ci risulta, disposizioni generali che coinvolgono più direttori generali dovrebbero essere assunte dal segretario generale (c’è una promozione in vista?) o, perlomeno, adottate congiuntamente dagli interessati. Nella nota leggiamo che il direttore generale cui spetta il potere di valutare l’avvio di tali minacciosi interventi disciplinari legge invece per conoscenza……
Non sarà allora che, a monte, non è stata efficacemente esercitata l’azione di indirizzo e coordinamento richiesta per il successo di una operazione così importante?
Tanto più che, se si è ritenuto di inviare una nota di richiamo a tutte le direzioni regionali e provinciali, significa che il problema è di vasta portata e quindi che perlomeno vi è stata una scarsa capacità di interloquire con il territorio al fine sensibilizzare e motivare il personale interessato (dirigenti compresi) evidenziando l’importanza del contributo dei singoli.
E’ FACILE SCARICARE LA RESPONSABILITA’ SUGLI ALTRI E MINACCIARE DI RICORRERE ALL’USO DI MEZZI COERCITIVI CHE RIVELANO, IN SOSTANZA, L’INCAPACITA’ DI SVOLGERE I PROPRI COMPITI EFFICACEMENTE E DI PROPORRE INTERVENTI RISOLUTIVI.
Da ultimo, sarebbe interessante conoscere la natura e la portata degli altri fattori ai quali , secondo lo stesso direttore generale, è imputabile la mancata definizione delle procedure.
In ogni caso, questa Organizzazione condanna con decisione e ritiene inammissibile che nella Amministrazione vengano usati toni intimidatori nei confronti dei lavoratori e dirigenti.

Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Giuseppe Palumbo

 
 
 
 
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto