Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: proclamazione stato di agitazione

18 Luglio 2011

PROCLAMAZIONE STATO DI AGITAZIONE

 
Roma, 13/10/2009

Al Ministro del Lavoro, della Salute e
delle Politiche Sociali

Al Segretario Generale

Al Direttore Generale delle risorse
umane e degli AA. GG.

A tutti i Direttori Generali

A tutti i Direttori Regionali

A tutti i Direttori Provinciali

Ai lavoratori Ministero del Lavoro,
della Salute e delle Politiche Sociali

Le scriventi OO.SS. denunciano la grave situazione che si sta prospettando presso gli uffici centrali e territoriali della nostra amministrazione dove le attività istituzionali rischiano la paralisi. Non a caso sono molti i forti disagi lamentati dai lavoratori di molte strutture, alcuni dei quali si sono concretizzati in momenti di protesta e di iniziative di lotta.
Le scriventi, in particolare, evidenziano quanto segue:
– il clima di incertezza circa l’eventuale “spacchettamento” dell’ex Ministero della Salute da quello del Lavoro e delle Politiche Sociali. Lo stesso dicasi del Decreto di Riorganizzazione del nuovo Ministero, per il quale mesi or sono furono convocate le OO.SS. Ad oggi non è ancora dato sapere a che punto è e, soprattutto, se e in che misura sono state recepite le criticità sollevate dalle Organizzazioni Sindacali;
– sull’eventuale progetto di riorganizzazione degli uffici, le scriventi non sono state mai convocate e le voci che circolano sono variegate e continuano ad aggravare il clima di incertezza, l’unico imperante.
– l’estensione unilaterale delle risorse “premianti” previste dall’art. 7 L.362/99 che vanno nella direzione di accentuare le discriminazioni tra lavoratori.
– le annose questioni riguardanti l’attività ispettiva non hanno ancora trovato le indispensabili risposte.

Ci sembra doveroso, infatti, ricordare a tal proposito che:

– il personale ispettivo, da anni, si avvale dei propri mezzi personali (autovettura, cellulare…) senza che l’amministrazione abbia mai preso in seria considerazione la possibilità di attivare convenzioni;
– da anni non vengono ritoccate le condizioni contrattuali della polizza casko e l’adeguamento dell’indennità chilometrica alle tariffe ACI;
– l’accordo sull’orario di lavoro risulta ormai inadeguato; manca la copertura assicurativa per l’attività svolta.; banche dati facilmente accessibili, etc. etc;

In questo desolante scenario, il “progetto trasparenza”, a nostro avviso, ha mortificato ulteriormente la figura dell’ispettore, spogliandolo dalla funzione assegnatagli dallo Stato e dalle norme, esponendo il suo operato al giudizio “interessato” di una delle parti in causa.

La circolare sulla “procedimentalizzazione” non convince più di tanto circa l’effettiva capacità di contrastare il lavoro sommerso; anzi da un’attenta lettura sembrerebbe che venga dato troppo peso alla forma e poco alla sostanza.

Si tenga in considerazione che ogni giorno l’attività ispettiva vigila sulle corrette applicazione delle norme contrattuali, reprime le violazioni in materia di sicurezza, garantisce tutela e dignità ai lavoratori.

Ogni giorno i lavoratori fanno entrare notevoli somme nelle casse dello stato.

Ogni girono i lavoratori degli uffici territoriali del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali dirimono migliaia di controversie di lavoro permettendo ai lavoratori di recuperare i loro crediti patrimoniali

A fronte dell’operato dei lavoratori, le risorse economiche e strumentali a disposizione risultano ancora totalmente insufficienti, il tutto risulta aggravato, in molti casi, dai pignoramenti derivanti dal contenzioso dell’ex Ministero della Salute.

Come se non bastasse, vogliamo sottolineare con forza, che a tutt’oggi non si è trovata soluzione alle mortificanti esclusioni dai precedenti percorsi di riqualificazione, in particolare per i “passaggi d’area” , dove centinaia di lavoratori sono in attesa da anni, di vedere riconosciuto il diritto ad una possibilità di avanzamento di carriera.

Inoltre vogliamo evidenziare che alcune problematiche, riguardanti la vita dei lavoratori ( ottemperanza degli istituti di legge che prevedono distacchi e trasferimenti -L.104/92, art. 42 bis e L. 53/2000-, part-time, orario di lavoro, mobilità interna ed esterna) , sarebbero facilmente risolvibili, ma per le stesse l’amministrazione fornisce risposte insoddisfacenti o non me fornisce affatto.

Pertanto le scriventi OO.SS. considerato che risulta necessario dare al più presto concrete risposte ai lavoratori e che sia ripristinato un clima di CORRETTE RELAZIONI SINDACALI troppo spesso improntate ad atteggiamenti unilaterali da parte della rappresentanza datoriale sia centrale che territoriale, proclamano lo stato di agitazione su tutto il territorio nazionale ed in tutti i posti di lavoro del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – e preannunciano l’organizzazione di varie forme di lotta compresa una manifestazione nazionale da tenersi entro il mese di novembre 2009.

FPCGIL UILPA FLP
Giuseppe Palumbo Palmina D’Onofrio Angelo Piccoli

 
 

 
 
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