Mistificazione CISL del Referendum 9 e 10 febbraio: comunicato di Alfredo Garzi Segretario Nazionale FP CGIL

18 Luglio 2011

Mistificazione CISL del Referendum 9 e 10 febbraio: comunicato di Alfredo Garzi Segretario Nazionale FP CGIL

Senza nessun rispetto per chi è andato a votare il 9 e 10 febbraio, la CISL-FPS prova a confondere le lavoratrici e i lavoratori delle Amministrazioni Centrali per coprire le scelte dannose nei loro confronti.

Basterebbe l’elenco dei posti di lavoro citati dalla CISL, definito molto significativo dell’andamento del voto, per capire la malafede: ben 12 posti di lavoro su oltre 2500.

Un campione probante! Si vede che gli studi di statistica zoppicano un po’.

Comunque vogliamo ringraziare sia chi ha organizzato il Referendum, sia chi è andato a votare nei posti di lavoro citati.
 
Così come ringraziamo tutti le delegate e i delegati per il loro impegno e tutte le lavoratrici e i lavoratori che hanno votato.
A differenza dei segretari nazionali della CISL, costoro credono sia importante la partecipazione democratica.

Colpisce anche questa funzione di raccoglitrice di dati, alla quale si è ridotta una storica organizzazione come la CISL. La stessa cosa è avvenuta in occasione dello sciopero del 13 febbraio. Addirittura alcune amministrazioni hanno fornito i dati alla CISL prima che alla CGIL.

Adesso si capisce da chi il Ministro Brunetta prende i dati per cercare di denigrare le migliaia e migliaia di lavoratrici e lavoratori, che scioperano contro le scelte penalizzanti del Governo e scendono in piazza.

Ed è altrettanto strano che un sindacato demonizzi le piazze. Ovviamente si può non condividere la scelta della CGIL, ma rinnegare le proprie funzioni è difficilmente comprensibile. Come spiegare poi che questi cambiamenti sono l’evoluzione della modernizzazione? I sindacati francesi e degli altri paesi europei, in mobilitazione in queste settimane, sono tutti trogloditi?

Comunque non c’era bisogno di affannarsi e prostrarsi per avere i dati del Referendum:
– sono tutti disponibili poiché non dobbiamo nascondere nulla.

È doveroso ricordare agli sbadati segretari della CISL-FPS che la FPCGIL aveva proposto a loro e alla UILPA di organizzare insieme il Referendum (anche qui possiamo esibire, a richiesta, le lettera ufficiale) senza ricevere alcuna risposta.

Sarebbe, inoltre, curioso sapere come la CISL abbia deciso che solo il 30% ha votato; sarebbe stato comunque un risultato molto positivo per un Referendum organizzato da una sola sigla sindacale.

Anche perché giova ricordare gli ostacoli frapposti dalle Amministrazioni, che si sono inventate di tutto, a volte al di là delle azioni legittime, per impedire lo svolgimento della consultazione. Così come dispiace ricordare le sollecitazioni arrivate proprio dai rappresentanti di CISL e UIL, nei confronti dei dirigenti, per bloccare le operazioni di voto. Uno spettacolo indecente, certamente molto in linea con le scelte autoritarie del Governo: oltre che raccoglitori di voti anche gendarmi. Per la prima volta abbiamo visto in azione le ronde sindacali.

Con buona pace di tutti, la percentuale di votanti è stata superiore ad un terzo dei teorici in servizio, e di oltre il 40% dei presenti. Complicato da spiegare che è stata una consultazione poco trasparente, quando è andato a votare un numero di lavoratori superiore di tre volte gli iscritti alla FPCGIL. Difficile ignorare che, in valori assoluti e di nuovo in tutti e tre i Comparti, il numero di NO ha superato il numero di iscritti di chi ha firmato i contratti. E’ tutto pubblico. Altrettanto la CISL non può dire della propria raccolta di firme, clandestina e fantomatica.

Come sempre c’è la possibilità per la CISL e la UIL di recuperare. Organizziamo insieme il Referendum sull’accordo per il nuovo modello contrattuale.

Infine lanciamo una proposta sulla trasparenza. La CISL scelga un garante al quale fornire i dati del Referendum e quelli delle firme, anche se tutti sono in grado di comprendere quale sia la differenza tra un voto e una petizione. Così non avranno bisogno di prendere ripetizione di matematica elementare e soprattutto ci sarà maggiore rispetto per i diritti e le opinioni delle lavoratrici e dei lavoratori.

Il Segretario nazionale FPCGIL Alfredo Garzi

Roma, 17 febbraio 2009

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