MIUR: a proposito di ricorsi, indennità di amministrazione e 7 milioni di euro

18 Luglio 2011

Comunicato

 

MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA’ E RICERCA

A PROPOSITO DI RICORSI, INDENNITA’ DI AMMINISTRAZIONE
E 7 MILIONI DI EURO

Siamo convinti, che, per ottenere il rispetto di diritti che riguardano tutto il personale, il compito del Sindacato sia quello di portare avanti, insieme alle lavoratrici ed ai lavoratori, le iniziative più opportune per costringere l’Amministrazione ad adottare i provvedimenti necessari.

E, sulla base delle precedenti esperienze, riteniamo che la “via legale” non fornisca a tutti la certezza del raggiungimento del risultato e crei ulteriori disparità di trattamento, in quanto spesso accade che, sulla stessa materia, a secondo del giudice, da una parte si vinca e da un’altra no.

Da ciò, inevitabilmente, scaturiscono ulteriori differenze di trattamento economico e normativo che spesso pongono i lavoratori gli uni contro gli altri e, di fatto, rendono più difficile al Sindacato rivendicare pari opportunità e diritti.

Ricordiamo che proprio sull’indennità di Amministrazione, già durante la precedente unificazione con l’ex MUR, sono stati tentati dei ricorsi: alcuni sono stati persi e altri vinti.

Nelle sentenze favorevoli, però, il giudice ha accertato l’esistenza del diritto ma, non potendo definire il “quantum” e il “come”, ha rimandato la soluzione concreta alla Amministrazione.

Solo a seguito di una vertenza, durata alcuni anni, con l’allora Ministro Moratti (assemblee, cortei interni, manifestazioni regionali e la giornata di sciopero del settore) siamo riusciti ad ottenere per tutti la somma necessaria a coprire metà della differenza tra le due diverse indennità e inglobarla nella Indennità di Amministrazione col CCNL di comparto 2006-2009.

Stiamo parlando dei 7 milioni di euro assegnati con legge speciale del 2005 al Ministero di cui occorre ripercorrere la storia.

Il decreto 112/08 (decreto Brunetta) ne ha sospeso l’erogazione sul FUA per tutto il 2009 e, se non bastasse, ne ha previsto la riduzione a 5.600.000 euro a partire dal 2010 (riduzione del 20%).

Il Governo ed altre Organizzazioni Sindacali si erano impegnati alla restituzione, tramite apposito Dpcm, entro il 30 giugno di quest’anno, sottoscrivendo il protocollo del 30 ottobre 2008 e il successivo CCNL relativo al biennio economico 2008-2009 per il comparto Ministeri (quello, per capirci, dell’aumento medio di 60 euro lordi mensili).

La FP CGIL, lo ricordiamo, non firmò tali accordi poiché partivano dall’accettazione dello scippo, dalle tasche dei lavoratori, di importanti somme di retribuzione, non fidandosi, peraltro, di impegni fumosi.

AD OGGI, 2 LUGLIO, IL RECUPERO PROMESSO E COMUNQUE PARZIALE, PERCHÉ SI RIFERISCE ESCLUSIVAMENTE AI 7 MILIONI DEL 2009, ANCORA NON SI È VISTO, MENTRE “TUTTO TACE” SULLA RIDUZIONE DEL 20% CHE COMUNQUE SCATTERÀ A PARTIRE DAL 2010.

Pertanto, se non ci saranno restituiti i 7 milioni per intero mancheranno le risorse economiche per completare l’omogeneizzazione dell’indennità di Amministrazione, e in più la parte già utilizzata dal CCNL 2006 – 2009 per omogeneizzare il 50% sarà prelevata dal MEF dal Fondo Unico di Amministrazione del Ministero.

La parificazione di trattamento economico del personale del MIUR (ricorso o non ricorso) è, quindi, legata alla necessità di recuperare questi soldi per intero e in maniera fissa e ricorrente e, speriamo, che in tale direzione si muovano anche coloro che col Governo hanno sottoscritto gli accordi che ci hanno procurato tali risultati negativi.

Il raggiungimento di questo obiettivo sarà, insieme alle altre problematiche la cui soluzione è altrettanto urgente per le colleghe e i colleghi del MIUR, presente nella piattaforma su cui stiamo per aprire una vertenza nei confronti dell’Amministrazione.

E proprio in considerazione di ciò, pensiamo che anche la sottoscrizione del tentativo di conciliazione per ottenere la parità di trattamento economico potrà essere un ulteriore momento di coinvolgimento di tutto il personale e di forte pressione nei confronti dell’Amministrazione.

Per questo sosterremo nei posti di lavoro e attraverso i legali messi a disposizione dalle nostre strutture territoriali tutti coloro che vorranno attivare anche questa iniziativa, continuando a svolgere il nostro ruolo sindacale a tutela dei diritti di tutti i lavoratori del MIUR (e non solo degli eventuali ricorrenti).

Roma, 2 luglio 2009

FP CGIL MIUR
A. Boccuni

 
 
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