Roma 12 luglio 2006
Alla cortese attenzione
del Sottosegretario all’Interno
On.le Ettore Rosato
e p.c.: Capo Dipartimento VVFSPDC
Dott. Mario Morcone
Capo Dipartimento Vicario
Ispettore Generale Capo CNVVF
Dott. Ing. Giorgio Mazzini
Oggetto: promozione dirigenti superiori e accesso al corso di formazione dirigenti.
Egregio Sottosegretario,
siamo stati informati delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione tenutosi il 10 luglio u.s., nel quale, nonostante la scrivente – ma non solo – abbia manifestato, a più riprese, la propria perplessità, si è proceduto con la promozione alla qualifica di dirigente superiore e con la definizione di coloro che avranno accesso al corso di formazione per dirigente.
In particolare, alla luce degli orientamenti emersi nelle riunioni da Lei presiedute, abbiamo trovato sospetta e contraddittoria la fretta con cui si è inteso chiudere tale vicenda, a maggior ragione, se rapportata alla Sua manifesta disponibilità di rivisitare i contenuti della L.252/04 e del decreto che la attua.
Come si può, da un lato, affermare di voler rettificare i provvedimenti in parola, mentre dall’altro, altri li consolidano attraverso una loro rigida attuazione e – peggio ancora, trattandosi del vertice dirigenziale della struttura – senza alcuna preventiva e comune valutazione sull’impatto che si determinerà su un modello organizzativo, quello del Corpo, tuttora da definire nella sua complessità.
La designazione dei dirigenti superiori prima di chiarirne funzioni, ruolo, compiti, responsabilità, rischierà di essere dannosa ed improduttiva; tanto meno si può ritenere confortante la valorizzazione della professionalità, poiché gli effetti sulle retribuzioni – circa 400 euro annui – risultano persino offensivi.
Infine, un cenno anche sulla scelta dei futuri primi dirigenti, peraltro, su un aspetto che Le abbiamo già segnalato, ovvero, un eccessivo margine di discrezionalità da parte dell’Amministrazione, tale da mortificare l’oggettività dello scrutinio e, per taluni, anche la stessa legittimità dell’accesso alla carriera dirigenziale.
D’altra parte, sfugge il senso per cui, nonostante la complessità e la delicatezza dell’incarico in parola, i punteggi che vengono acquisiti attraverso parametri abbastanza insindacabili possano essere vanificati dall’attribuzione di un punteggio “discrezionale”! Quali garanzie ci sono in un sistema dove il 1° può diventare 100° e viceversa, sulla base del sentito dire, o peggio, grazie a qualche sponsor più o meno interessato?
Come sicuramente comprenderà, simili comportamenti implicano, per quanto ci riguarda, notevoli difficoltà nel confermare quella disponibilità al confronto che Lei ha sollecitato, a tutte le Organizzazioni Sindacali, nei precedenti incontri, ed alla quale ci vorremmo attenere per affrontare, senza alcuna pregiudiziale, una riflessione seria ed approfondita su provvedimenti legislativi che, al di là delle singole sensibilità ed opinioni, hanno creato tanta criticità nelle relazioni con il personale e nel Sindacato.
In conclusione, per tutto quanto sopra evidenziato, riteniamo “frettoloso” ed intempestivo l’invito a partecipare, il 18 luglio p.v. (nota del Gabinetto del Capo Dipartimento n. 1374/S189/ATTUAZ/2, del 12 luglio c.a.), ad una riunione per individuare i posti di funzione dei dirigenti superiori e dei dirigenti previsti dal decreto 8/5/2006, n.222, sul quale, per inciso, il Sindacato non è stato nemmeno “sentito”; in tal senso, nel rammentarLe che la scrivente permane in regime di rottura delle relazioni sindacali con il vertice dell’Amministrazione, confidiamo di affrontare preventivamente con Lei le delicate questioni, ovvero, prima che sul piano tecnico, su quello politico. In attesa di cortese cenno di riscontro, La salutiamo cordialmente.
Segretaria Nazionale FP–CGIL Franca Peroni
Coordinatore Nazionale FP–CGIL VVF Adriano Forgione