Ordine del giorno della Segreteria Fp Cgil – Cd 1° giugno 2007

18 Luglio 2011

Ordine del giorno della Segreteria Fp Cgil al Comitato direttivo del 1° giugno 2007 a Roma

Il 1° giugno scorso si è riunito a Roma il Comitato Direttivo Nazionale della FP CGIL con all’o.d.g. l’accordo governo sindacati sul rinnovo contrattuale.

Nel corso del dibattito è intervenuto il segretario confederale Paolo Nerozzi.

Al termine della discussione è stato presentato un ordine del giorno, proposto unitariamente dalla Segreteria nazionale, e sottoposto al voto del Comitato direttivo che ha approvato a maggioranza.

 
ORDINE DEL GIORNO
 
Il Comitato Direttivo della Funzione Pubblica CGIL, riunito a Roma il 1° giugno 2007, approva la relazione del Segretario Generale e ne assume la proposta sia sulle tematiche categoriali che su quelle concernenti le politiche generali.

L’accordo con il Governo, definito nei giorni scorsi, consente, finalmente, l’apertura dei tavoli per il rinnovo del biennio contrattuale in tutti i Comparti. Esso è importante e positivo poiché risponde, nella sostanza, alle nostre richieste rispetto a tre questioni fondamentali:
* Il riconoscimento di 101 euro medi nel comparto Stato;
* Le riconferme del meccanismo, utilizzato negli ultimi contratti, per definire gli aumenti medi negli altri comparti;
* La difesa delle agibilità finanziarie e politiche per la contrattazione decentrata, anche come punto decisivo per l’applicazione dei contenuti del Memorandum .

Altro punto che occorre mettere in valore e non sottovalutare è che con la sigla dell’intesa, si è sconfitto il disegno di cancellare una parte dei benefici contrattuali attraverso la richiesta di una decorrenza a partire dal 31.12.07, oppure con l’ipotesi di prolungare da due a tre anni la durata del CCNL; risulta inoltre confermato l’assetto normativo quadriennale ed economico biennale.

E’ del tutto evidente che anche questa ultima vicenda è stata condizionata da un conflitto aspro intorno all’idea di “Pubblico” e della valorizzazione delle PP.AA. e delle qualità del suo Governo.

In questo contesto, determinato anche dalla velenosa eredità del Governo Berlusconi che non aveva programmato che risorse marginali per i CCNL pubblici, deve essere data una valutazione sulle pur delicate questioni della decorrenza e della distribuzione degli aumenti contrattuali.

Così come, al di là delle evidenti complicazioni derivanti da una posizione del Governo che tentava di depotenziare la dimensione politica e finanziaria dell’accordo, è necessario dare una lettura obiettiva e non ideologica riguardo la proposta di triennalizzazione sperimentale per il prossimo rinnovo della Categoria.

Fermo restando la titolarità delle Confederazioni per la discussione sul modello contrattuale e la scelta di mantenere l’unicità, per pubblico e privato, di tale modello, la sperimentazione di un CCNL triennale può divenire una occasione utile per consolidare lo spazio contrattuale per razionalizzare le procedure per garantire il finanziamento, attraverso una programmazione triennale legata alla discussione delle politiche di Bilancio, infine rendere più efficaci i cicli di contrattazione decentrata.

Si tratta a ben vedere di un accorciamento del contratto normativo ed anche di quello economico a patto che la proposta di verifica annuale del rapporto tra salario ed inflazione venga concordata.

Appare evidente, quindi, che tale proposta deve rispondere a concreti impegni per il reperimento di risorse certe, a partire dal DPF e dalla Finanziaria 2008, deve contenere la verifica anche degli andamenti inflattivi, deve confermare gli spazi sulla contrattazione di secondo livello.

Solo in questo modo si uscirà dagli equivoci delle posizioni governative e la sperimentazione potrà rappresentare uno strumento utile ed esigibile per migliorare il potere d’acquisto dei lavoratori e riorganizzare le PP.AA, secondo quanto è stabilito dal Memorandum.

Il quadro che ci viene presentato dall’accordo ci propone una iniziativa più forte su tre obiettivi:
1. Presentare tutte le piattaforme e portare rapidamente a conclusione la negoziazione aperta in tutti i comparti
2. Rilanciare in tutte le nostre amministrazioni il confronto sul Memorandum sia per applicare uno strumento fondamentale per far vivere la nostra idea di pubblico (strumento che le controparti tendono a rimuovere), sia per qualificare il nostro profilo contrattuale.
3. Aprire una riflessione, larga ed approfondita, sul modello sperimentale triennale

Al riguardo sulla rivisitazione del modello generale di politica dei redditi, è indispensabile che la Confederazione apra rapidamente una riflessione ed una conseguente elaborazione, finalizzata a mettere in campo una proposta in grado di superare l’accordo del 23 luglio 93, assicurare un modello unico per tutte le categorie e che sia soprattutto in grado di assicurare una effettiva capacità di difesa ed incremento delle retribuzioni.

Per garantire una forte ed ampia discussione e partecipazione dei lavoratori e per affrontare al meglio la difficile stagione che si preannuncia, è utile e necessario praticare compiutamente quanto stabilito dal nostro ultimo congresso FP sul nodo della consultazione su tutte le piattaforme in campo e sugli accordi contrattuali.

Con questa scelta la FP CGIL, anche in vista delle prossime elezioni RSU, pone in tutta la sua evidenza la necessità di rilanciare la propria iniziativa con il pieno coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori e di sostenere le proprie rivendicazioni attraverso l’iniziativa sindacale, la mobilitazione e la lotta.
 
Roma, 1 giugno 2007

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