Mentre si tagliano i fondi per la produttività delle amministrazioni non si guarda a fenomeni macroscopici, pensiamo ai compensi di cui godono gli Avvocati dello Stato e che sono stati oggetto di alcune inchieste giornalistiche in questi ultimi tempi.
Vogliamo sottolineare un paradosso: per i dipendenti amministrativi dell’Avvocatura dello Stato le somme contrattualmente previste, quale anticipo sulle spese da sostenere per la partecipazione ad un corso concorso indetto dall’amministrazione non sono disponibili.
Chiunque può intuire che per un dipendente pubblico, che non sia un Avvocato dello Stato, distogliere dal proprio reddito 300/500 euro senza sapere quando gli saranno restituiti, rappresenti un sacrificio serio.
Se vuoi riqualificarti tira fuori i soldi, un giorno, non si sa quando, ti saranno restituiti, altrimenti puoi rinunciare; sembra essere questa la parola d’ordine dell’amministrazione di via dei Portoghesi.
Da una parte somme ingenti, agli Avvocati dello Stato, dall’altra tagli alle amministrazioni, fino all’impossibilità di rimborsare ai lavoratori ciò che è contrattualmente dovuto.
Bisognerebbe rimettere le cose al loro posto.
Roma, 27 giugno 2008