“Le modifiche normative restrittive che si sono succedute in materia di lavoro part-time stanno causando una vera emergenza nel mondo del lavoro pubblico, un’emergenza ancora una volta pagata dalle donne. Dopo alcuni interventi che avevano indebolito l’esigibilità del part-time da parte delle lavoratrici, con la legge 183/2010 si è persino permesso alle amministrazioni di revocare i part-time già concessi. Ciò sta causando un grave arretramento della condizione di lavoro femminile, eliminando di fatto uno strumento importante di conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di vita”. Con queste parole Rossana Dettori, Segretaria Generale della Fp-Cgil Nazionale, motiva le ragioni della richiesta di incontro fatta pervenire al Ministro per le Pari Opportunità, l’On. Mara Carfagna.
“Crediamo sia utile affrontare con il Ministro Carfagna la questione partendo da una premessa: nelle Amministrazioni pubbliche a fronte di 170.587 unità di personale in part-time ben l’85%, e cioè 144.549, sono donne. È evidente – continua Dettori – che se uno strumento principalmente destinato alle donne diventa così debole, e a testimoniarlo ci sono le tante revoche che registriamo dall’entrata in vigore della norma, si rompe un equilibrio già di per sé precario, e le donne continuano a subire un’insopportabile sperequazione: si occupano del lavoro di cura familiare, prive di adeguati sostegni da parte del sistema di welfare, e si vedono negare persino quel poco che ha permesso loro di conciliare vita e lavoro. Un costo troppo alto per scaricarlo interamente sulle spalle delle donne”.
“Crediamo – aggiunge la Segretaria generale – che, soprattutto nel lavoro pubblico, dopo l’innalzamento dell’età pensionabile alle donne sia stato chiesto già troppo. Ci appelliamo al Ministro Carfagna sperando di trovare in lei un’interlocutrice attenta e, tra tanti scontri, un terreno di confronto sul tema dei diritti delle donne”.
Roma 18 aprile 2011