Partenariato euromediterraneo: riunione ministeriale, Lisbona 4-5 novembre 2007

18 Luglio 2011

Partenariato euromediterraneo: riunione ministeriale, Lisbona 4-5 novembre 2007

Si è svolta a Lisbona il 4 e 5 novembre una riunione ministeriale dei partner euromediterranei per valutare l’attuazione del programma di lavoro quinquennale adottato dal vertice di Barcellona nel 2005 e per definire le priorità per il 2008.

Alla riunione, presieduta dal Ministro portoghese Luis Amado, in qualità di Presidente del Consiglio UE, hanno partecipato gli Stati membri UE, Turchia, Algeria, Autorità Palestinese, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Marocco, Siria e Tunisia. Hanno partecipato il Segretario Generale e Alto Rappresentante PESC, Javier Solana. Libia, Mauritania, Albania, Lega Araba e Unione del Maghreb Arabo erano presenti in qualità di osservatori. Iraq, Croazia e FYROM sono invitati speciali della Presidenza. I ministri degli Esteri hanno discusso su come portare avanti il programma di riforme per produrre risultati concreti; inoltre hanno proposto ulteriori attività nel quadro del codice di condotta per la lotta al terrorismo e hanno preso in esame il processo di pace e la situazione in Medio Oriente.

In una comunicazione presentata il 17 ottobre (allegata), la Commissione europea ha indicato le priorità per l’attuazione del programma di lavoro, in campi quali il dialogo politico e sulla sicurezza, l’applicazione del codice di condotta per la lotta al terrorismo, la protezione civile, il libero commercio, l’energia, i trasporti, l’ambiente, l’istruzione, il rafforzamento del ruolo delle donne nella società, il dialogo interculturale e le migrazioni; essa si augura che tali priorità verranno adottate dalla riunione ministeriale.

Tra le attività del 2008 si prevede:

– collaborazione nella lotta al terrorismo, compresa l’applicazione del codice di condotta definito nel 2005, con particolare attenzione per le questioni tecniche, come il rafforzamento della cooperazione internazionale in materia penale e la lotta all’uso di Internet per finalità terroristiche;

– liberalizzazione degli scambi di servizi e diritto di stabilimento, istituzione di un meccanismo di composizione dei conflitti, convergenza regolamentare e promozione degli investimenti per approfondire l’integrazione economica;

– avvio del primo anno del dialogo interculturale euromediterraneo;

– conferenze ministeriali su società dell’informazione, industria, commercio, turismo e occupazione;

– ulteriore cooperazione tra partner del nord e del sud per aiutare questi ultimi, in relazione alle zone costiere poco elevate minacciate dai cambiamenti climatici, per quanto riguarda: allarme precoce, trasferimento di tecnologie e sviluppo delle capacità;

– ulteriore attuazione del piano di azione concordato nella prima riunione ministeriale tenutasi a Istanbul nel 2006 sul rafforzamento del ruolo delle donne nella società.

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