18 Luglio 2011

Comunicato

 

Accordicchio… di pianerottolo!

 
 
Il mese di Agosto è quello prescelto per fare pastrocchi. Lo si è sempre fatto in tutti i settori e questa volta tocca alla PCM. Una vecchia e consolidata abitudine nostrana!

Pare che l’accordicchio condominiale si firmerà nei primi giorni di agosto e chi lo firmerà si assumerà le responsabilità davanti ai lavoratori. Si dice che non è così che tempi migliori arriveranno, che l’accordicchio che si vuole anche avere la pretesa di chiamare contratto, porterà grande trasformazione che tutti quanti stiamo già aspettando. Certo anche noi sentiamo dire di questa miracolosa ristrutturazione e riorganizzazione della PCM. Addirittura, sentivamo ieri durante una riunione di contrattazione sulla formazione, una riorganizzazione “storica” che vedrà pezzi interi della PCM lasciare i padri lidi e navigare chi verso acque ministeriali, chi si trasformerà in agenzia, chi invece approderà -equiparandosi – addirittura al Parlamento e perché no al Quirinale.

Resta il fatto che l’accordicchio prevede un aumento delle ore di lavoro e di giorni lavorati a parità di salario dirottando un esigua somma dello straordinario sul salario contrabbandando tutto questo come grande vittoria di avanguardia (ci sono molte categorie nella PA che già godono di questo diritto da anni e per cifre di ben altra consistenza rispetto a quelle previste dall’accordicchio), rifiuta l’offerta del Governo di dotare il DPC di profili professionali (celando il disfacimento di quest’ultimo trasformato in chissà che cosa), si dimentica dei comandati, condanna i precari all’eterno limbo e propone un codice disciplinare dalla faccia brutta per fare più paura (intanto il Governo si sta rimangiando alcune odiose decisioni come le fasce di reperibilità per visite fiscali)

CIPE – TURISMO – SPORT
L’accordicchio poi, tra un ascensore che non funziona e una caldaia che non si accende, ha completamente dimenticato di i lavoratori del CIPE-TURISMO-SPORT . Tale omissione oltre ad essere una palese e insopportabile ingiustizia verso questi lavoratori fa addirittura scadere di qualità, semmai ciò fosse possibile, l’accordicchio che da condominiale diventa di pianerottolo.

La FPCGIL PCM si schiera a sostegno delle legittime rivendicazioni delle lavoratrici e i lavoratori questi settori, quelli del CIPE che sono già passati alle vie di fatto scrivendo alla Corte dei Conti impugnando solo la firma della preintesa che li vede assolutamente esclusi.

Roma 27 luglio ’09

p. FPCGIL PCM
Gianni Massimiani

 

 
 
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