Penitenziari/Ministero: Progressioni economiche del personale – Richiesta di sospensione delle graduatorie

18 Luglio 2011

 
 

Lettera al Capo Dap

 
 
Roma, 11 Febbraio 2011

Al Capo del DAP
Pres. F. Ionta

Al Vice Capo Vicario del DAP
Dott. E. di Somma

Al Direttore Generale
del Personale e della Formazione
Dott. R. Turrini Vita

All’Ufficio per le Relazioni Sindacali
Dssa P. Conte

e, per conoscenza

Alle Segreterie Regionali e Provinciali FpCGIL
Ai Delegati ed eletti RSU FpCGIL nei posti di lavoro

Oggetto: Progressioni economiche del personale C. Ministeri- Richiesta di sospensione delle graduatorie

Egr. Presidente,

Il 25 gennaio u.s. codesto Dipartimento ha pubblicato le graduatorie finali relative alle progressioni economiche all’interno delle aree previste dal CCNI del comparto Giustizia del 29 luglio 2010 e dal 3 febbraio u.s. i lavoratori interessati hanno potuto accedere alla propria cartella per verificare la congruità della valutazione attribuita ai titoli dichiarati nella domanda di accesso in conformità a quanto previsto nel relativo bando e al contratto nazionale integrativo.
Ebbene, giungono a questa O.S. numerose istanze di lagnanze da parte dei lavoratori interessati che denunciano non solo errori che potrebbero essere annoverati tra quelli meramente materiali, ma riferiscono di errori valutativi determinati da interpretazioni più o meno arbitrarie delle varie commissioni riguardo i titoli, di studio ed esperienziali. Addirittura, in molti casi, risulterebbe che alcuni titoli, pur non previsti nel bando della professionalità di riferimento e comunque dichiarati dal lavoratore, siano stati valutati, a nostro parere, impropriamente.
Questa O.S. ancor prima dell’avvio della procedura e, ancor più, nel corso della stessa, aveva rappresentato alla Direzione Generale del Personale e della Formazione la necessità e l’opportunità di formulare puntuali e precise indicazioni riguardo i titoli oggetto di valutazione previsti dal CCNI e dal bando, ritenendo, e lo ribadiamo, che trattandosi di valutazioni quantitative e non qualitative il mandato delle numerose istituite commissioni, avrebbe dovuto esplicarsi in maniera conforme, lineare ed omogeneo.
Evidenziamo, invece, da quanto ci riferiscono, forti incongruità nell’indice valutativo dei titoli presi in esame e difformità di comportamento tra le varie commissioni ravvisando, in alcuni casi addirittura palesi possibili comportamenti di illegittimità nella valutazione, ad esempio, di titoli non afferenti alla professionalità di riferimento piuttosto che di quelli che benché afferenti non sono stati valutati oppure, ordini di servizio assolutamente non contemplati ma valutati.
La Fp Cgil, come è noto non ha siglato tale contratto ritenendolo iniquo e non condivisibile nel suo impianto complessivo. Un contratto che prevede un ordinamento professionale mirato al demansionamento e alla dequalificazione delle professionalità penitenziarie, che mortifica i lavoratori, la loro esperienza professionale ed il loro bagaglio culturale e che rischia di determinare ricadute prevedibilmente significative, dal punto di vista organizzativo-culturale, nel contesto .
Avevamo riscontrato nei bandi alcune incongruenze con quanto previsto dal contratto integrativo di per se sbagliato e non in linea con il CCNL 2006/2009, e a poco sono valsi i numerosi e scandalosi “errata corrige” dell’amministrazione intervenuti nel corso del procedimento mirati a chiarire titoli e relative valutazioni . Una modalità evidentemente maldestra di fare chiarezza considerando che molti lavoratori sono stati ingiustamente penalizzati e che sicuramente avvieranno opportuni ricorsi a tutela dei loro diritti violati.
Numerose, infatti, risultano le richieste inoltrate dal personale finalizzate al riesame della propria situazione e altrettante numerosi saranno i ricorsi amministrativi e/o ordinari che investiranno l’amministrazione penitenziaria su una questione, di per se scandalosa come quella del CCNI Giustizia, che nel contesto specifico ha raggiunto livelli di criticità tali da ritenere necessario un intervento dirimente specificando che diversamente tutta la questione finirà per ridicolizzare la classe dirigente del DAP rappresentandone appieno l’inefficienza e la superficialità, volendo usare meri eufemismi.
La Fp Cgil, alla luce di quanto esposto, nel ribadire, quindi, un sostanziale intervento sulla tematica chiede l’immediata sospensione delle graduatorie per consentire con la dovuta trasparenza la revisione e la legittimità dei titoli relativi alla esperienza della professionalità maturata, dei titoli di studio e culturali afferenti alle specifiche professionalità nonché dei rispettivi criteri di valutazione assegnati.
Si resta in attesa di urgente cortese riscontro .

La Coordinatrice Nazionale DAP
Lina Lamonica

 
 
 

 
 
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto