Protezione Civile – Vulcani: è allarme sociale? Comunicato stampa di Antonio Crispi, Segretario Nazionale Fp Cgil

18 Luglio 2011

Protezione Civile – Vulcani: è allarme sociale? Comunicato stampa di Antonio Crispi, Segretario Nazionale Fp Cgil

 
Le agenzie di stampa riportano un allarme lanciato dal Capo Dipartimento della Protezione Civile circa la pericolosità dei nostri vulcani e in particolare quello d’Ischia. Il dott. Bertolaso non lascia margini di equivoco, dice che il monte Epomeo (Ischia) ha “il colpo in canna” e che è in procinto di esplodere. Subito dopo lo stesso Bertolaso dice che tale scenario “è lontano nel tempo e non vi sono ragioni per temere che si risvegli ma ciò può sempre avvenire”.

Se il Capo Dipartimento intendeva, giustamente e come la CGIL dice da tempo, rimettere mano ai compiti e alle attività di protezione civile tralasciati da un decennio per occuparsi dei grandi eventi, non possiamo che essere contenti. Finalmente la nostra Protezione Civile si occupa dei rischi del nostro territorio e di salvaguardare le vite umane e l’ambiente. Dieci anni e immense risorse dei contribuenti buttate al vento. Prendiamo atto che si vuole invertire la rotta. Non è mai troppo tardi.

Troviamo singolare però lo stile e le parole utilizzate per rientrare in campo, anche in quello mediatico. Prima si utilizza un’immagine, quella del “colpo in canna”, e subito dopo ci si accorge che alla metaforica pistola manca del tutto il caricatore. Una dichiarazione “forte” che ha suscitato una querelle nel mondo scientifico e nel mondo del turismo.

Inoltre mentre l’esponente del Governo parla di un altro insidioso pericolo che si annida nel Tirreno, formando una linea continua dall’Etna alle Eolie e poi verso il Vesuvio, non si capisce perché non dica niente del Ponte sullo Stretto e sull’appetito dei costruttori che subito ne hanno approfittato per disegnare scenari urbanistici evidentemente vantaggiosi… per loro.

Roma, 28 Aprile 2010

 
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