Di fronte ai numeri sempre più impietosi, sul calo delle entrate fiscali, persino il Direttore Generale dell’Agenzia delle Entrate, Attilio. Befera, è costretto a battere un colpo.
3,9 miliardi di euro in meno. Dovuti sopratutto a scelte precise del Governo e solo in parte giustificabili con la crisi economica.
Infatti il calo più rilevante si registra sulla diminuzione del gettito IVA. Il Governo Berlusconi ha immediatamente abolito l’obbligo di presentare l’elenco clienti e fornitori nella dichiarazione dei redditi (reiterando identica scelta effettuata nel 1994). E’, per altro, noto che evadere l’IVA non consente solo di evitare il pagamento della stessa imposta ma, diminuendo i ricavi, determina minore imposte complessivamente, aiutati anche dalla distorsione del meccanismo delle compensazioni.
Se il Direttore Generale si fosse accorto prima di quello che stava succedendo a seguito della Legge 133/08, invece di correre dietro al giocherello di una riorganizzazione dell’Agenzia, di cui nessuno sentiva il bisogno e che sta paralizzando il lavoro, tutti i cittadini italiani ne avrebbero avuto un beneficio.
Roma, 17 giugno 2009