Ricorso CGIL contro Aran e Governo: comunicato stampa di Carlo Podda Segretario Generale FP CGIL Nazionale

18 Luglio 2011

Ricorso CGIL contro Aran e Governo: comunicato stampa di Carlo Podda Segretario Generale FP CGIL Nazionale

Trovo francamente sorprendente che il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni, sia sorpreso del ricorso che la Cgil ha presentato contro Governo e Aran in riferimento alla sottoscrizione dell’accordo relativo al contratto degli enti pubblici non economici, avvenuta all’Aran il 23 Dicembre del 2008 (ricordiamo inoltre che il ricorso è stato presentato il 2 Gennaio 2009, ben prima dell’accordo del 22 gennaio).

Il ricorso è stato intentato nei confronti dell’Aran e del governo, non della Cisl, e, al contrario di quanto afferma Bonanni, non riguarda un problema “sindacale”, ma la mancata applicazione dell’unica legge sulla rappresentanza sindacale esistente in questo paese, condivisa da Cgil Cisl e Uil, e voluta dal prof Massimo D’Antona e dal Ministro Bassanini, che è ben altra cosa. Quel contratto è stato firmato senza che sussistesse la maggioranza del 51% delle rappresentanze sindacali, come prevede la normativa, ed è quindi illegittimo. Che poi le altre parti in causa (tra cui figura naturalmente anche la Cisl) vengano ascoltate dai giudici, è semplicemente una questione procedurale. Sono stati infatti convocati anche i sindacati che come la Cgil non hanno firmato quel contratto.

Mi spiace davvero che il Segretario Generale della Cisl trovi ridicola una legittima azione di tutela da parte del sindacato in presenza di un’evidente violazione della legge. Questa legge tutela oggi la Cgil e coloro che non hanno sottoscritto l’accordo, ma poterebbe tutelare domani chi dovesse trovarsi nelle medesime condizioni, e quindi anche la Cisl.

Continueremo testardamente a riproporre a Cisl e Uil la ricomposizione di un percorso unitario, cosa che d’altronde avviene quotidianamente in tutta la contrattazione di secondo livello e nelle oltre 13000 Rsu disseminate in tutto il paese. Saranno altri ad assumersi la responsabilità di non far fronte a questa richiesta.

Infine relativamente al fatto che non si comprenda la nostra proposta di sottoporre a referendum l’accordo del 22 gennaio, ricordo a Bonanni che quell’accordo riguarda anche i nostri iscritti, e tutti quei lavoratori che non hanno una tessera. È un accordo che incide sulla vita di tutti i lavoratori, e mi sembra paradossale che venga criticata un’iniziativa democratica e partecipativa. Ammenoché non si voglia sostenere che quell’accordo valga solo per i lavoratori iscritti alle organizzazioni che lo hanno sottoscritto.

Roma, 30 Gennaio 2009

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