Con l’approvazione del Dl Enti Locali, il Governo e la maggioranza cancellano gli Ato (Ambito Territoriale Ottimale) continuando sulla strada già percorsa con l’approvazione del cosiddetto decreto Ronchi.
Un provvedimento che giudichiamo negativamente, perché la soppressione degli Ato, sul cui funzionamento si sarebbe potuto aprire un confronto, rappresenta il passo definitivo per la destrutturazione del ciclo integrato dei rifiuti. La frammentazione del ciclo ridurrà ulteriormente le garanzie per i lavoratori comportando l’ennesimo aumento delle tariffe senza un reale miglioramento dei servizi.
La sottrazione della funzione di controllo e coordinamento dei Comuni, sia per il ciclo dei rifiuti che per l’acqua, allontana ancor di più questi servizi fondamentali dai bisogni dei cittadini. Non ci stanchiamo di ribadire che in un settore come quello dei rifiuti, nel quale enormi sono gli interessi delle organizzazioni mafiose, il controllo e la regolamentazione pubblica rappresentano il cardine su cui fondare un sistema che garantisca la salute dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente.
Il Governo calpesta i diritti dei lavoratori del settore dell’igiene ambientale praticando una destrutturazione del sistema e della normativa vigente di cui beneficeranno soltanto coloro che vedono il settore dei rifiuti come un business con cui arricchirsi. Continueremo ad opporci a questo disegno ma senza smettere di rivendicare un confronto vero con le istituzioni che metta al centro i diritti dei lavoratori ed il rilancio dei servizi pubblici locali.
Roma, 25 Marzo 2010