In Umbria il livello di guardia sul sistema di smaltimento dei rifiuti è già stato raggiunto. Si rischia così di replicare il disastro campano: non sono state ampliate le discariche di Borgo Giglione, Belladanza e Le Crete, così come previsto dal Piano Regionale dello Smaltimento dei Rifiuti; la raccolta differenziata stenta a decollare per motivi culturali, per mancanza di investimenti e assenza di filiere produttive, a partire dal materiale differenziato insufficientemente riutilizzato; forte ritardo nella determinazione dei tempi, dei luoghi e della chiusura del ciclo dei rifiuti con un impianto di smaltimento per quelli non differenziati.
Si è ormai concluso il tempo delle discussioni fini a se stesse. Le istituzioni, le parti sociali e imprenditoriali sono chiamate a contribuire responsabilmente, con proposte concrete e praticabili nel breve periodo, per scongiurare un’emergenza che ricadrebbe sulle spalle dei lavoratori del settore e dei cittadini, a tutto vantaggio di quei pochi che, in nome del bene comune, farebbero lauti e facili profitti.
Il Coordinamento Igiene Ambientale dell’Fp-Cgil della Prov. di Perugia, condividendo i motivi che hanno portato la CGIL a proclamare lo sciopero generale per il 6 maggio, fortemente preoccupati dalla rottura delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale di settore, preannunciano una visibile presenza dei lavoratori del settore alla manifestazione regionale prevista a Terni.
Roma, 27 Aprile 2011