Rifiuti: un – bollettino di guerra – di arresti e sequestri – Comunicato stampa di Franca Peroni Segretaria Nazionale Funzione Pubblica CGIL

18 Luglio 2011

Rifiuti: un – bollettino di guerra – di arresti e sequestri – Comunicato stampa di Franca Peroni Segretaria Nazionale Funzione Pubblica CGIL

Si susseguono in questi giorni preoccupanti notizie di agenzia su sequestri di impianti di smaltimento rifiuti, discariche, inceneritori.

Si va dal sequestro di inceneritori non “a norma” a quello di discariche abusive, fino all’ultima importante operazione dei Noe a Brindisi che ha smascherato un traffico illecito di rifiuti pericolosi che venivano “derubricati”, con il contributo di tecnici compiacenti in rifiuti normali.

La Puglia è una delle regioni più esposte per il traffico illecito di rifiuti, territorio di “sversamento” di rifiuti che provengono in misura rilevante dal nord Italia.
Tutto questo a fronte di un “avvertimento” della Comunità Europea che richiama – pena sanzioni – l’Italia a mettersi in regola proprio sulla disciplina di conferimento dei rifiuti in discarica, disciplina definita a livello europeo per “prevenire danni all’ambiente e ridurre al minimo i rischi per la salute dei cittadini europei”.

Un Governo assente sulle politiche ambientali, con un codice ambientale che rischia quotidianamente la destrutturazione, con politiche di gestione del ciclo integrato dei rifiuti che fanno spesso “acqua” da tutte le parti.

Quello che appare evidente è che lo spezzettamento del ciclo integrato dei rifiuti, che separa raccolta dallo smaltimento degli stessi, diviene “naturale” terreno di coltura di comportamenti scorretti, se non illegali.

Abbiamo sempre sostenuto che il rifiuto debba essere accompagnato dal momento della sua produzione (che dovrebbe vedere a monte forti politiche di prevenzione e riduzione dello stesso) fino a quello del suo smaltimento finale. Gli inceneritori sono l’ultimo anello della catena, il punto spesso più esposto – assieme alle discariche – dove gli appetiti dell’economia illegale possono prosperare. Per questo occorre un forte governo pubblico ed una gestione pubblica, trasparente e partecipata delle diverse fasi.

Su questo chiediamo un impegno forte e rigoroso al Governo sul versante della normativa, alle Regioni ed alle comunità locali sul versante della programmazione e della gestione del ciclo, ai cittadini ed alle cittadine sul versante di rigorosi comportamenti ambientali. La salute e l’ambiente sono beni preziosi, non ripetibili. I lavoratori e le lavoratrici dell’igiene ambientale daranno sicuramente il proprio contributo.

Roma, 19 marzo 2009

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