I lanci di agenzia di stamane riportano alcune dichiarazioni del Sindaco di Roma e Vicepresidente dell’Anci, Gianni Alemanno, che contrastano evidentemente tra loro e con l’azione dell’Amministrazione di Roma Capitale.
Fa bene il Sindaco a rispedire al mittente le accuse di “fannullonismo” rivolte al pubblico impiego, a difendere il lavoro di chi fornisce servizi essenziali per i cittadini. Ma è curioso che contemporaneamente si impegni a far sì che l’Anci sottoscriva l’accordo separato sulla produttività nel lavoro pubblico, dopo non essere nemmeno stata invitata al tavolo.
Alemanno dovrebbe a questo punto spiegare per quale ragione ha sottoscritto nel Comune di Roma un accordo con le organizzazioni sindacali che valorizza le professionalità senza adottare la riforma Brunetta.
Viste le sue dichiarazioni di buonsenso e la distanza tra la sua azione di amministratore e quella di legislatore del Ministro Brunetta, ci aspetteremmo da Alemanno maggiore coerenza. Non vorremmo che questo passo del gambero fosse causato dalla necessità di sostenere mediaticamente e politicamente una riforma impresentabile e dannosa per i lavorati, senza però applicarla.
Alemanno, rivendicando l’autonomia propria degli enti locali, proponga all’Anci di richiedere sul piano nazionale l’apertura di un confronto che valorizzi la professionalità di tutti contro le divisioni e le storture causate dal “sistema Brunetta”.
Roma, 28 Febbraio 2011