Riorganizzazione MEF – Audizione Commissione Finanze e Tesoro Senato

18 Luglio 2011

Riorganizzazione MEF – Audizione Commissione Finanze e Tesoro Senato

 
Nel pomeriggio di ieri c’è stata l’audizione presso le Commissioni Finanze e Bilancio in merito allo schema di DPR sulla riorganizzazione del Ministero economia e finanze.
In tale sede abbiamo manifestato il nostro dissenso ad un progetto di riorganizzazione che, ricadendo sulle spalle dei lavoratori e creando un danno alla collettività, si basa esclusivamente sulla chiusura di ottanta Uffici periferici.
Ai Presidenti delle Commissioni abbiamo riportato l’imbarazzante situazione derivante da un processo riorganizzativo che ha visto escluse le OO.SS. da una sostanziale discussione di merito con la controparte pubblica.
Riteniamo, e lo abbiamo ribadito, un errore progettuale e politico privare dei territori provinciali di una presenza istituzionale quale è quella del Ministero dell’economia e delle finanze considerando la chiusura degli Uffici come un abbandono del territorio; per noi l’assenza istituzionale nei territori è un rischio, ancora più grave in alcuni, per il rispetto della legalità.
Ancor di più abbiamo motivato la nostra contrarietà al progetto del Ministro Padoa-Schioppa riportando una idea di unificazione degli uffici territoriali del MEF che consentirebbe maggiori risparmi di quelli preventivati dallo stesso.
Risparmi che fra l’altro potrebbero essere ancora più rilevanti se si eliminasse la pletora di consulenze e collaborazioni presenti al MEF e se si riportasse ad una sana gestione tutto ciò che comprende l’acquisto di beni e servizi compreso tutto il settore informatico.
È necessario, a nostro parere per una sana ed efficiente gestione del personale, superare vecchi meccanismi di divisione interna nei processi di gestione che in passato, ma anche oggi, hanno configurato di fatto l’esistenza di più Ministeri nello stesso Ministero.
Ai Presidenti delle Commissioni abbiamo fatto presente che è necessario un processo di riorganizzazione ma che tale processo è possibile e più fruttuoso con l’unificazione degli uffici territoriali abbandonando, quindi, la tesi della “chiusura” e con un processo di armonizzazione retributiva da affrontare sicuramente con i rinnovi contrattuali ma con il supporto di stanziamenti specifici.
Infine abbiamo fatto rilevare quali e quanti danni alla collettività ed ai dipendenti si arrecherebbe con la chiusura degli uffici: maggiori spese per gli utenti, dispersione di professionalità acquisita dai dipendenti, rischi di mobilità incontrollata, ….. .
Al Ministro Tommaso Padoa-Schioppa chiediamo un atto di responsabilità vero e concreto: affronti con le parti sociali il tema della riorganizzazione poiché non ci tranquillizzano i fatti che stanno avvenendo nelle aule parlamentari a proposito di emendamenti relativi al Ministero dell’economia e delle finanze!
Roma 21 novembre 2007

Coordinamento Nazionale FP CGIL MEF

 
 
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