COMUNICATO AI LAVORATORI
DELLE AGENZIE DELLE ENTRATE DELLA LOMBARDIA
Abbiamo letto con sommo stupore le dichiarazioni che il Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate della Lombardia Dottor Francesco Miceli ha rilasciato al “Sole 24 ore” martedì scorso, chiedendo di poter consentire il licenziamento dei dipendenti posti sotto giudizio della Magistratura, svincolando così il provvedimento disciplinare (e ribadiamo, si tratta di licenziamento) dal giudizio definitivo del Giudice.
Troviamo che questa richiesta, peraltro già comparsa in sede di contrattazione nazionale, sia lesiva dei diritti dei lavoratori dell’Agenzia, peraltro identici a quelli di ogni cittadino della Repubblica italiana.
Non si può chiedere che per i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate non valga la presunzione d’innocenza finché non sia completato il procedimento giudiziale né si può imputare ai lavoratori la lentezza della giustizia italiana.
Lungi da noi qualsivoglia difesa di chi sia stato definitivamente riconosciuto colpevole, ma rifiutiamo la possibilità di immaginare una revisione dell’istituto del Processo penale attraverso la contrattazione dell’Agenzia delle Entrate.
Gradiremmo assai, invece, che i vertici lombardi delle Agenzie Fiscali si industriassero affinché le lavoratrici ed i lavoratori abbiano finalmente, dopo 26 mesi!!, la sottoscrizione del proprio CCNL la trattativa del quale langue per le incomprensibili latitanze della controparte.
Milano, 14 febbraio 2008
Il Segretario FP CGIL di Comparto
Antimo De Col
Il Coordinat.Region. Ag. Entrate
Luca Berrafato