Quando sono stati scrutinati oltre 522.000 voti, presumibilmente due terzi dei voti espressi, emerge nettamente l’affermazione del SI all’intesa sul Welfare con il 74% dei consensi, mentre il NO si attesta al 24,1% del totale.
Il SI prevale ovviamente in tutti i comparti con un minimo del 67,5% nelle funzioni centrali ed un picco dell’ 84% nella sanità privata e nel socio assistenziale.
Vale la pena di sottolineare come, dopo oltre 5.000 assemblee, le lavoratrici ed i lavoratori che si sono espressi per il SI in misura maggiore di altri, sono quelli dei settori che hanno un sistema contrattuale di tipo privato, che sempre di più affiancano quelli pubblici nella gestione dei servizi, e che hanno un sistema di garanzie e diritti diverso e meno consolidato di quelli del lavoro pubblico propriamente inteso.
Il voto mostra caratteristiche omogenee per aree territoriali e senza grandi scostamenti tra piccoli e grandi posti di lavoro.
Da questa prova esce un sindacato del lavoro pubblico che con forza chiede alle Confederazioni ed al Governo il rispetto e l’applicazione dell’intesa sui lavori usuranti e notturni, che includa, in maniera inequivoca, i lavoratori dei servizi pubblici.
Roma, 11 ottobre 2007