Riunione Cd Fp Cgil del 19 settembre e Documento finale

18 Luglio 2011

Riunione Cd Fp Cgil del 19 settembre e Documento finale

Nota di Gloria Baraldi presidente Cd Fp Cgil

Il Comitato Direttivo Nazionale della FP CGIL si è riunito il 19 settembre 2007 con all’o.d.g.:

Protocollo Previdenza Lavoro Competitività;
Contratti e Legge Finanziaria;
RSU.

I lavori del Comitato Direttivo sono stati introdotti dalla relazione del Segretario Generale Carlo Podda e, durante il dibattito, è intervenuto il Segretario Generale della CGIL Guglielmo Epifani.

Sono intervenuti:
Baldini, Sgrò, Peroni, Pinna, Moriello, Miroglio, Pedrazzani, Romito, Morga, Lo Buono, Iannuzzi, Oggiano, Oddi e Tosi.

Dopo la replica conclusiva del Segretario Generale Carlo Podda si è data lettura di un documento sul lavoro pubblico e la Legge Finanziaria che è stato sottoposto al voto ed è stato approvato all’ unanimità.

La Presidente del Comitato Direttivo Nazionale (Gloria Baraldi)  

Roma, 20 settembre 2007 

Il Comitato Direttivo Nazionale della F.P. Cgil
 
Roma, 19 settembre 2007

Documento su lavoro pubblico e Legge Finanziaria

Il Comitato Direttivo Nazionale della F.P. Cgil respinge la ipotesi del ministro Nicolais di ridurre la spesa nelle pubbliche amministrazioni attraverso il prepensionamento dei lavoratori.

E’ un modo inaccettabile di affrontare un tema di rilievo strategico quale quello della valorizzazione e della qualità del lavoro nelle pubbliche Amministrazioni.

Un dissenso di metodo, rispetto a modalità di proporre questioni che salta a piè pari il confronto sindacale e sembra prefigurare una via mediatica e semplificatrice incapace di offrire risposte efficaci, nonchè di merito in relazione a questioni complesse che pretenderebbero ben altro impegno e serietà.

La Funzione Pubblica, insieme alle altre OO.SS., ha definito col Governo un Memorandum nel quale venivano definiti percorsi, responsabilità e forme di partecipazione per conquistare concretamente, attraverso un lavoro faticoso ma produttivo, una efficace riforma delle pubbliche Amministrazioni. Mentre nulla si muove per rendere praticabili quegli impegni, si offrono soluzioni pasticciate, generiche e parziali che producono il solo risultato di disorientare il mondo del lavoro pubblico e di confondere, disperdendoli, gli indirizzi condivisi per offrire alle pubbliche Amministrazioni italiane concrete occasioni di rilancio e di riorganizzazione.

Tutto ciò avviene alla vigilia della predisposizione della Legge Finanziaria.

Il Comitato Direttivo Nazionale della F.P. Cgil esprime fin d’ora la propria contrarietà ad affrontare i temi inerenti le politiche pubbliche con modalità che ricalchino quelle della precedente sessione di bilancio.
E’ prioritario che vengano definite, chiaramente, le poste di bilancio per garantire il rinnovo del CCNL 2008-2009, oltre alle risorse necessarie per il completamento del biennio 2006-2007, nonché l’abbandono della politica di tagli non selettivi piuttosto che di risparmi sugli sprechi.

Come è sostenuto dal Memorandum, le scelte per rendere più adeguata ed efficiente la pubblica amministrazione devono prevedere, insieme, una idea non marginale del ruolo pubblico, una discussione sugli assetti del servizio pubblico, compreso il tema delle esternalizzazioni, il recupero di politiche occupazionali, non solo segnate da pur opportune occasioni di ringiovanimento della forza lavoro ma anche dalla soluzione del problema della precarietà, la valorizzazione della contrattazione integrativa come momento essenziale per tenere insieme diritti, merito ed efficienza.

Tutto questo, come si impegna a fare il Memorandum, anche attraverso un azione legislativa che sia di sostegno a questo progetto organico ed impegnativo.

E’ chiaro per il Sindacato come in questo orizzonte, di discussione approfondita e partecipata, possano emergere necessità riorganizzative che potranno evidenziare sia esigenze di rafforzamento delle responsabilità pubbliche come necessità di razionalizzazione, accorpamento, mobilità, esodi incentivati, i quali, in ogni caso, non potranno pesare sulla previdenza pubblica.
Quello che deve essere altrettanto chiaro riguarda la esigenza che tale riorganizzazione sia il risultato di una analisi verificata dei compiti e delle necessità e non una scelta aprioristica che apparirebbe senza senso e consenso.

Di qui, per la F. P. Cgil, la crucialità delle decisioni contenute nella Legge Finanziaria.

Essa deve, infatti, offrire soluzioni che accompagnino la qualificazione delle Pubbliche Amministrazioni sul versante delle politiche sociali, per la cui attuazione il lavoro pubblico è elemento essenziale; dare strumenti per la riorganizzazione dei Servizi, soprattutto a livello locale, contrastando la frantumazione del sistema di prestazioni ed esternalizzazioni inefficaci e costose; continuare in modo ancor più impegnativo il percorso di superamento della precarietà, come condizione per rendere programmabili le politiche occupazionali.

Il Comitato Direttivo Nazionale della F.P. Cgil ritiene, inoltre, che la iniziativa sindacale debba riprendere tematiche più generali alcune delle quali dovranno incrociare la Legge Finanziaria.

In primo luogo va costruita una piattaforma fiscale per rivendicare il mantenimento di una forte azione di contrasto all’evasione, per riorganizzare la tassazione sulle rendite finanziarie ed, in modo particolare, per ridurre il peso fiscale sui redditi più bassi, a partire dalla riconquista del recupero del “fiscal drag”.

E’ necessario ricostruire politiche sociali in grado di offrire piena esigibilità dei diritti, a partire dalla non autosufficienza e dalla salute per la quale la riorganizzazione della spesa, soprattutto nelle Regioni in deficit, oggi si scarica sui diritti dei cittadini e dei lavoratori piuttosto che sugli sprechi, le inefficienze, i costi della politica.

Occorre inoltre continuare la battaglia per ridurre la precarietà, fin da subito, riprendendo l’iniziativa a partire dai contratti a termine e dalle forme di controllo dell’orario di lavoro.

Occorre dare piena attuazione, anche vigilando sul versante legislativo, agli impegni contenuti nel Protocollo di Luglio in particolare per ciò che concerne il diritto esigibile alla pensione per tutti i lavoratori cosiddetti “usurati” e per rendere esplicito e concreto l’obiettivo di prevedere, in particolare per i giovani precari, una pensione contributiva non inferiore al 60%.
Il Comitato Direttivo Nazionale della F.P. Cgil ritiene che questi obiettivi vadano costruiti con l’intera Confederazione, sostenendo la sua azione generale in attuazione di queste esigenze di innovazione delle politiche pubbliche, di equità e di coesione sociale.
La Categoria accompagnerà questa iniziativa generale attraverso una battaglia forte per l’attuazione del Memorandum, a livello nazionale e territoriale, per far vivere le buone ragioni del “pubblico” e creare un’alleanza virtuosa tra cittadini e lavoratori delle pubbliche amministrazioni, collegando in tal modo la propria funzione di rappresentanza di interessi con la scelta consapevole di essere soggetto attivo ed influente per una risposta generale ai problemi del Paese.

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