Rientra nel costume italiano iniziare a sollevare preoccupazioni nel momento in cui l’emergenza è vicina. Sul personale precario nella pubblica amministrazione, e nella Croce Rossa Italiana, la nostra organizzazione da un anno denuncia il dramma che si compirà a partire dal 1 Luglio di quest’anno, quando almeno 60.000 lavoratori precari (1.941 nella sola C.R.I.) perderanno il loro posto di lavoro, ed i cittadini si troveranno a fare i conti con la conseguente riduzione dei servizi a loro offerti.
Oggi a sollevare la questione è il Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana, nominato da questo Governo, quindi, almeno così credo, non accusabile di essere un “mitizzatore” dei precari.
Di certo da Luglio inizieranno i licenziamenti, ed assisteremo ad una caduta drastica del livello dei servizi. A titolo puramente esemplificativo, ricordo che la C.R.I fornisce su tutto il territorio nazionale servizi sanitari essenziali, come il trasporti giornaliero gratuito dei dializzati, una terapia salvavita.
Che su questo il Governo non risponda, è quantomeno sconcertante.
Roma, 14 Maggio 2009