Comunicato stampa di Rossana Dettori, Segretaria nazionale Funzione pubblica Cgil
Le esigenze sono oggettive e giusta è la rivendicazione di diritti quali ferie, riposi, orario di lavoro, ma il metodo è sbagliato.
La CGIL Funzione pubblica da tempo chiede il rispetto degli accordi sottoscritti dai sindacati confederali con il Governo e le Regioni sulla stabilizzazione dei lavoratori precari in sanità che per il Lazio già prevede l’assunzione a tempo indeterminato di circa 800 infermieri. Non si può pensare di far pesare sul personale oggi presente in servizio carichi di lavoro inaccettabili a causa della carenza di organico, soprattutto infermieristico.
Inoltre, ancora una volta giudichiamo sbagliata l’idea del Governo, riproposta dalle Regioni, di tagliare le risorse destinate al salario accessorio, legato all’attività svolta nelle singole aziende.
A questo punto, la politica nazionale e quella regionale devono assumersi la responsabilità di dare risposte concrete ai bisogni di questi lavoratori.
Lo sciopero che si svolgerà il 28 giugno prossimo nel Lazio può e deve rappresentare l’occasione per portare avanti rivendicazioni che i sindacato sostiene con forza, ma, nel contempo, è necessario adottare forme di lotta che non penalizzino esclusivamente i cittadini ed i colleghi che continuano ad assicurare il servizio, e che non ledano l’immagine di una categoria da sempre impegnata nella difesa del Servizio Sanitario Nazionale.
Roma, 26 giugno 2007