Sciopero generale: i dati aggiornati, la soddisfazione della Fp Cgil

18 Luglio 2011

Sciopero generale: i dati aggiornati, la soddisfazione della Fp Cgil – Comunicato Stampa di Carlo Podda Segretario Generale FP CGIL Nazionale

La Federazione Nazionale Fp-Cgil esprime una profonda soddisfazione per la riuscita dello sciopero generale convocato dalla Cgil e tenutosi oggi in 108 piazze di tutta Italia.

In particolare ringraziamo i lavoratori del pubblico impiego per la loro grande mobilitazione. L’adesione a questo sciopero supera perfino quella della nostra mobilitazione di Novembre, dimostrando una grande sensibilità dei lavoratori, molto colpiti sul fronte dei salari e che hanno già affrontato forti mobilitazioni.

In particolare ci colpisce positivamente la mobilitazione dei grandi ospedali, ovunque abbondantemente oltre le adesioni alla nostra categoria, come del resto negli enti locali, nelle cooperative sociali, nell’igiene ambientale.

Al contrario di quanto affermato dal Ministro Brunetta e dal Ministro Sacconi, l’adesione è stata massiccia, ed ovunque superiore al nostro bacino associativo. Ci piacerebbe conoscere i metodi utilizzati dagli staff ministeriali per comporre i dati (campione statistico, aree geografiche, luoghi di lavoro analizzati), visto che, come hanno tenuto a precisare, sono obbligati per legge a comunicarli.

I dati da noi raccolti (abbiamo l’abitudine di citare i luoghi di lavoro affiancando le percentuali, al contrario di quanto fatto dai ministeri) sono ben diversi.

Emilia Romagna:

  • Sanità pubblica, 60% 
  • Sanità privata, di poco superiore alla sanità pubblica 
  • Cooperative Sociali, 68% 
  • Hera, oltre il 65% 
  • Enti locali, 75% 
  • Inpdap, 70% 
  • Funzioni Centrali, 40% (oltre il doppio dei nostri associati)

 
Toscana:

  • 13 enti campione su 20, tutti superiori al 100% degli aderenti alla nostra categoria, con punte altissime come nel caso di “Quadrifoglio” (igiene ambientale) 86% (Il 233% dei nostri iscritti)
  • Comune di piombino, 72%
  • Provincia di Grosseto, 44% 
  • Comune di Arezzo, 45%

 
Lazio:

  • Chiusura totale del Museo Villa Borghese, Museo Ara Pacis, Museo di Arte Contemporane, del Palazzo delle Esposizioni
  • Cooperative sociali: Capodarco, 50%; Cigno, 60%; Ri.rei., 90%
  • Sanità: San Giovanni, 60%; C.T.O., 60%; Sant’Andrea, 55%

 
Piemonte:

  • Comune di Torino, 41%
  • Vercelli Cerruti meccanica, 75 %
  • Zegna Tessile, 40%

 
Milano:

  • Comune di Milano (servizi all’infanzia), 60%
  • Comune di Sesto San Giovanni, 90%
  • Amsa (igiene urbana), 45%
  • Policlinico, 60%
  • Asl 1, 65%

 
Campania:

  • Sanità, 50% (Asl Napoli 1, 52%, Cardarelli, 40%, Asl Napoli 3, 45%)
  • Ente Regione, 40%
  • Autonomie locali, 30%
  • Igiene ambientale, 37%
  • Funzioni Centrali, 65%
  • Enti Pubblici non economici, 23%

 
Puglia:

  • Comune di Trani: Ente Comune, 63% Tribunale, 48%; Agenzia delle Entrate, 80%; Sanità, 70%
  • Bari: Ente Comune, 60; Policlinico, 65%; San raffaele, 52%; Amiu, 85%; Inps, 78%; Agenzia delle Entrate, 45%
  • Inps Andria, 73% 
  • Asl Bat, 55% 
  • Comune di Molfetta, 54%

 
A chi si arroga il diritto di essere arbitro, chiediamo più trasparenza e condivisione delle regole.

I dati forniti fino ad oggi dal Ministero sulle assenze per malattia, sulle retribuzioni, sulla indennità di vacanza contrattuale, sulle consulenze, non hanno alcuna validità scientifica, alcuna credibilità e trasparenza, come dimostra ad esempio il caso del dott. Verbero sulle consulenze. Il ministro non è in grado di comprenderlo, ma lo comprendono bene i lavoratori.

Se il ministro pensa che nella comunicazione si possa passare dall’informazione alla propaganda e dalla propaganda all’editto, sappia che prima o poi dovrà renderne conto ai cittadini ed agli elettori, per i quali i servizi pubblici sono peggiorati visibilmente dal suo avvento.

Roma, 12 Dicembre 2008

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