Desta preoccupazione la grave situazione di impasse creatasi in Campania nel settore della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. A Terzigno
abbiamo assistito all’ennesima giornata di tensioni e violenze, frutto dell’esasperazione di una terra abbandonata dal Governo.
Oggi è chiaro a tutti che, a dispetto degli annunci sul miracolo campano, nulla è stato risolto e la situazione di emergenza permane. Un miracolo, quello venduto dal Governo, a cui abbiamo assistito sui media, ma che per i cittadini campani si è trasformato in una vera e propria
beffa: ancora i rifiuti per strada, problemi per la saluta pubblica e continue tensioni sociali.
Per uscire dall’emergenza è necessaria una pianificazione che coinvolga tutti i soggetti interessati, attraverso la costruzione di un ciclo integrato dei rifiuti, sostenibile ambientalmente ed economicamente. Nessuna soluzione è possibile senza investimenti e senza un’idea industriale del settore.
In questi due anni di miracoli, niente è stato fatto sul versante del riciclo, dell’impiantistica industriale e dell’efficientamento delle imprese operanti nel settore.
Gravi e deprecabili gli scontri e gli attacchi alle forze dell’ordine, ma ancora più gravi sono gli anni di immobilismo. I cittadini e gli operatori sono esasperati e pretendono risposte. Il Governo la smetta di minacciare licenziamenti attraverso quelle che potrebbero apparirre come
liste di proscrizione e convochi con urgenza un tavolo con le parti sociali per affrontare definitivamente l’emergenza.
Roma, 18 Ottobre 2010