Ho promesso di fronte a centinaia di migliaia di lavoratori che non commenterò più il Ministro Brunetta quando da i numeri.
Non intendo quindi farlo. Chiunque voglia potrà trovare i nostri dati sul sito www.fpcgil.it a partire dalle ore 13:00.
Quanto poi a chi dice le bugie: che fine ha fatto l’indennità di vacanza contrattuale di 160 euro promessa dal ministro ora che tutti sanno che è di 80 euro? Che fine hanno fatto gli aumenti dei dipendenti pubblici a gennaio? A febbraio forse i dipendenti di agenzie fiscali e gli statali li riceveranno, di certo non quelli dei comparti sanità, scuola ed enti locali.
Se Brunetta vuole davvero dimostrare che la posizione della Cgil non è rappresentativa, se vuole metterla in discussione, la cosa è facilmente risolvibile: lo sfidiamo a convocare con le stesse modalità previste per le elezioni Rsu, una consultazione referendaria di tutte le lavoratrici ed i lavoratori interessati al suo accordo.
Invece di perdere tempo in queste dispute, mi permetto da cittadino di segnalare al Ministro che sarebbe più utile che lui si occupasse davvero dei problemi delle amministrazioni di cui si definisce “datore di lavoro”.
Nella sola giornata di ieri 235.000 pensionati Inpdap si sono visti ridurre la propria pensione di percentuali che in qualche caso arrivano al 40%, a causa dell’applicazione demenziale che l’Inpdap ha fatto della normativa sull’autocertificazione dei redditi dei pensionati. Chiedo di sapere quali provvedimenti il ministro intenda prendere, invece che perdere tempo in polemiche, nei confronti di chi ha la responsabilità di questo clamoroso danno perpetrato ai danni di centinai di migliaia di persone che sono sicuramente già in una situazione economica di grave difficoltà.
Roma, 17 Febbraio 2009