Ancora una volta il Governo Berlusconi dimostra di avere in spregio la sicurezza e la salute delle lavoratrici e dei lavoratori.
E lo fa anche nei confronti dei dipendenti di cui è direttamente, come Governo, datore di lavoro.
Con l’emendamento 32.22 presentato al DDL n.1305 (decreto milleproroghe) dispone l’ulteriore rinvio a ventiquattro mesi per l’emanazione dei decreti attuativi del dlgs. 81/08 (c.d. Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro).
La scelta del rinvio oltre a permettere al Governo di sottrarsi al confronto con il sindacato, si inserisce nell’ancor più ampio e grave quadro di iniziative sin quì assunte dal ministro Sacconi, con modifiche, con disapplicazioni, con ritardi, tutte scelte operate nella volontà, nemmeno tanto nascosta, di smantellamento del Testo Unico della sicurezza nei luoghi di lavoro mentre, in tutto il paese e in tutti i settori continua la strage infinita di morti e la sequela inarrestabile di incidenti e infortuni.
Per queste ragioni la Funzione Pubblica CGIL della Difesa, della Giustizia e degli Interni si appellano al Parlamento perché respinga la richiesta del governo e anzi, in tal modo dia un segnale importante della volontà di porre fine ai rinvii e alle ulteriori morti annunciate da simili iniziative.
Roma, 10 febbraio 2009