Esprimo profonda solidarietà ed affetto a Gianni Rinaldini, Segretario Generale della Fiom, vittima ieri a Torino di una grave aggressione da parte di un gruppo di lavoratori dei Cobas. Un fatto grave, un atto di intolleranza preoccupante.
Preoccupante risulta poi essere l’atteggiamento del Governo, che invece di mettere la crisi al centro del proprio agire, e quindi sedersi direttamente ai tavoli delle trattative (come d’altronde Obama e la Merkel hanno fatto e fanno con lo stesso Marchionne), sembra voler lasciare la Fiat al suo destino, ad una trattativa privata tra sindacati ed azienda.
Quanto poi alle parole insensate e piene d’odio politico di alcuni esponenti della maggioranza (“chi semina vento raccoglie tempesta”) non possiamo che notare quanto certi atteggiamenti sembrino provocazioni più che valutazioni politiche. Parole che hanno una eco spiacevole. Sembrano pronunciate da chi, novello apprendista stregone, attende ansioso che dalla pentola si materializzi il mostro.
Roma, 17 Maggio 2009