Statali: Sindacati allarmati, a rischio Accordo su Memorandum

18 Luglio 2011

Statali: Sindacati allarmati, a rischio Accordo su Memorandum

 
(fonte ANSA) – Roma, 7 giugno
Una “vera e propria disdetta unilaterale da parte dell’Esecutivo” del Memorandum sul pubblico impiego, l’accordo raggiunto a gennaio scorso con il quale Governo e sindacati scommettevano sulla riforma della pubblica amministrazione migliorandone la qualità, introducendo criteri meritocratici e facendo anche ricorso alla mobilità.

Lo sostengono Cgil, Cisl e Uil fortemente preoccupate per la decisione del ministro per le Riforme, Luigi Nicolais, di presentare un emendamento al provvedimento all’esame del Parlamento sulla modernizzazione delle pubbliche amministrazioni che prevede l’istituzione presso il Cnel di una commissione indipendente, con l’obiettivo di monitorare e valutare i risultati e la qualità dell’azione amministrativa.  Invece, dunque, di aprire su tali materie un confronto con le organizzazioni sindacali, come era stato previsto nello stesso Memorandum.

In due distinte lettere i sindacati del pubblico impiego e Cgil, Cisl e Uil hanno espresso in questi giorni tutto il loro disappunto.
“Il Cnel – sostengono Carlo Podda (Fp-Cgil), Rino Tarelli (Fps-Cisl), Salvatore Bosco (Uil-Pa) e Carlo Fiordaliso (Fpl-Uil) – può esercitare quella funzione in ragione del fatto che rappresenta tutte le parti sociali. Qualunque struttura autonoma non avrebbe questa caratteristica e quindi non potrebbe essere idonea a svolgere quel compito. Di fronte ad un cambiamento di questa portata dovremmo constatare che il Governo non ha intenzione di perseguire l’applicazione del Memorandum”.
 
“Con tale commissione (solo apparentemente creata in seno al Cnel che invece, di fatto, si ritroverebbe ad essere semplice ‘ospite non protagonista’) – scrivono Paolo Nerozzi (Cgil), Gianni Baratta (Cisl), Paolo Pirani (Uil) – si interviene in maniera molto pesante nel già complicato sistema di relazioni sindacali. Si parla, infatti, di portare in quella sede una serie di importanti funzioni, potestà su materie che che sono e, devono restare, materie di confronto tra le parti”.

I sindacalisti temono che l’istituzione della nuova struttura sia “l’ennesimo tentativo ‘gattopardesco’ per un’ opinione pubblica deviata da una campagna di informazione volutamente parziale e inesatta”. Insomma, la “costosa istituzione di un altro piccolo feudo di potere dai costi e dai poteri francamente eccessivi e non comprensibili: una vera e propria ‘mazzata’ –
 

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