Ho letto le dichiarazioni del Ministro Sacconi in merito ad una mia presunta disponibilità a discutere dell’art 18. Lo ringrazio dei complimenti circa il coraggio, che non manca a me come a tutta la Cgil. È però un fatto sgradevole che spesso la politica (gli uomini politici) utilizzi strumentalmente le posizioni altrui a fini propri. Non mi stupisce ma non condivido.
La posizione da me espressa era una valutazione di sistema sul generale impoverimento del lavoro (sia dal punto di vista economico, che in termini di tutele, ma anche del suo valore sociale), ed un tentativo di aprire un dibattito su come affrontare le sfide imposte dalla precarietà al sindacato. Non certo un’apertura sull’articolo 18, questione che avevo definito nell’intervista, cito testualmente, “stucchevole”.
Credo che i diritti debbano essere estesi a tutti quei lavoratori che oggi ne sono privi, non tolti a chi li gode. Sono convinto che se davvero si dovesse aprire un dibattito o un confronto con il Governo, i fatti si incaricherebbero di dimostrare la reale distanza tra queste due posizioni.
Roma, 6 Maggio 2009