Test antidroga: le Asl lascino la propaganda al Ministro Giovanardi dalla Asl di Mantova atto propagandistico. Comunicato stampa di Cecilia Taranto, Segretaria Nazionale Fp-Cgil e Florindo Oliverio, Segretario Generale Fp-Cgil Lombardia

18 Luglio 2011

Test antidroga: le Asl lascino la propaganda al Ministro Giovanardi dalla Asl di Mantova atto propagandistico. Comunicato stampa di Cecilia Taranto, Segretaria Nazionale Fp-Cgil e Florindo Oliverio, Segretario Generale Fp-Cgil Lombardia

Anticipando il solerte Ministro Giovanardi, che in una dichiarazione stampa prometteva test antidroga per gli operatori del Servizio Sanitario Nazionale, l’Asl di Mantova ha da pochi giorni lanciato la sua crociata.

Il Direttore Generale dell’Asl di Mantova, senza aspettare l’eventuale provvedimento, ha chiesto ai dipendenti della sua struttura di sottoporsi volontariamente al test per dare garanzie ai cittadini “sulla qualità e serietà del servizio”. Il test – si precisa – sarà effettuato dal laboratorio interno nel rispetto della legge sulla privacy.

Un’operazione di pura propaganda, come le dichiarazioni del Ministro Giovanardi, cui ormai siamo abituati: da anni il Ministro conduce una battaglia mediatica e giustizialista contro il fenomeno della tossicodipendenza, producendo pochi risultati concreti, se si esclude il costante aumento dei cittadini curati dai nostri Sert (strutture sempre più povere di risorse e personale), e l’allarmante numero di tossicodipendenti reclusi a causa della legge Fini-Giovanardi, spesso per il solo uso personale.

Il Direttore Generale dell’Asl di Mantova, non valutando i rischi a cui espone quei dipendenti che liberamente decideranno di non sottoporsi al test perché non obbligati da alcuna legge e non disponibili a prendere parte a questa campagna propagandistica, paradossalmente produce un effetto contrario a quello desiderato: alimenta il sospetto invece che fugarlo.

Il Direttore Generale trovi altre modalità, condivise con i lavoratori e possibilmente svuotate di ideologismi, per rendere trasparente l’azienda e dare garanzie ai cittadini, ma lo faccia tenendo presente che la lotta alle dipendenze non può essere trattata come uno spot.

L’iniziativa è arbitraria e manca una norma che garantisca realmente i diritti dei lavoratori. L’impressione è che all’Asl di Mantova siano stati, come spesso accade, più realisti del re.

Roma, 16 Marzo 2011

 

 
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