Trasformazione co.co.co in CDT, nota su Circolare 8/2008 Ministero del Lavoro

18 Luglio 2011

Trasformazione co.co.co in CDT, nota su Circolare 8/2008 Ministero del Lavoro

 

Con la Circolare n. 8/2008 

del Ministero del Lavoro, viene prorogata al prossimo 30 settembre la possibilità, per i settori privati, di attivare le procedure di regolarizzazione dei lavoratori co.co.co, nonchè a progetto, con una prassi conciliativa, di cui ai commi 1202 e seguenti della legge 296/06 (Finanziaria 2007), che una volta portata a termine consentirà alle imprese di godere degli sgravi fiscali previsti nonché all’estinzione delle eventuali ammende dovute per il mancato rispetto degli obblighi contributivi e contrattuali pregressi.

In particolare per le imprese operanti nelle regioni Meridionali, qualora a seguito della regolarizzazione si dovesse determinare la stabilizzazione dei lavoratori interessati, sarà possibile disporre per tre anni di un credito d’imposta di 333 € al mese secondo quanto stabilito dalla Finanziaria 2008 (art 2, comma 539 e seguenti).

La nostra categoria, soprattutto per i comparti del S.S.A.E.P. e della Sanità Privata, è interessata a questa procedure di stabilizzazione, in particolare per quanto riguarda i co.co.co anche in un settore particolare come quello delle cooperative sociali.

Per questa ragione, sin dai prossimi giorni, tenendo presente che la scadenza del 30 settembre non è poi così lontana, riteniamo necessario che le strutture in indirizzo si attivino urgentemente, d’intesa con le locali CdL, sia presso gli INPS territoriali per ottenere le necessarie informazioni sulla presenza dei co.co.co/pro nelle aziende, che nei confronti delle stesse richiedendo l’apertura di appositi tavoli negoziali per trasformare in lavoro subordinato i rapporti di collaborazione in essere.

E’ inutile sottolineare, al riguardo, lo straordinario valore politico che può assumere la stabilizzazione del lavoro precario nel privato, come rafforzamento della nostra battaglia contro la precarietà, specie in settori operanti nel campo dei servizi sociali e della persona dove sono presenti situazioni di dumping contrattuale e di minori diritti e tutele; per questa ragione lo scrivente Centro Nazionale rimane a disposizione delle strutture per ogni ulteriore chiarimento rispetto le problematiche interpretative che si potranno presentare nell’ambito delle iniziative per l’assunzione a tempo indeterminato di questi lavoratori.

p. Segreteria Nazionale Fp Cgil Comparto Sanità e S.S.A.E.P Rossana Dettori
p. Segreteria Nazionale Fp Cgil Dipartimento Welfare-Diritti Lavoro Mauro Beschi

Roma 4 aprile 2008

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