Come di abitudine il Governo e la maggioranza che lo sostiene, nei giorni successivi alle manifestazioni sposta il dibattito politico sul numero dei manifestanti, ma non sulle motivazioni dello sciopero ne sulla valenza politico/sociale della manifestazione.
Siamo sicuri che dopo “l’insurrezione pacifica” di oggi nella città di Roma e dei tantissimi cortei svoltisi in tutte le città d’Italia, i soliti noti cominceranno a dire che in fondo chi vi ha partecipato era una minoranza, poca roba.
Per facilitargli il compito proponiamo al massimo esperto nel campo di esercitare il suo ruolo, di dimostrare ancora una volta il suo teorema, di tirar fuori la soluzione che per lui è la panacea di tutti i mali: i tornelli.
Il Ministro Brunetta metta i tornelli nelle piazze per poter finalmente contare scientificamente quanti sono i dimostranti, ne avrà bisogno da subito.
Le lavoratrici ed i lavoratori pubblici infatti, sciopereranno e manifesteranno il 3, il 7 e il 14 novembre, lo faranno per avere un contratto di lavoro che tuteli le retribuzioni in base all’inflazione reale, ma soprattutto per la dignità del lavoro pubblico e di chi ogni giorno fa i conti con il costo della vita.
Roma 30, ottobre 2008